Risonanze transpersonali che trasformano il mondo
In un villaggio non pioveva da tanto tempo e la siccità aveva reso aridi i campi.
Tutte le preghiere e le processioni non erano servite a nulla: dal cielo non scendeva una sola goccia d’acqua.
Gli abitanti del villaggio erano disperati. Si rivolsero quindi al grande uomo della pioggia.
«È necessario che io mi fermi per cinque giorni in una capanna ai margini del villaggio. Mi occorrerà solo un po’ di pane e di acqua» rispose loro.
Tutti ritornarono così alle loro occupazioni quotidiane.
I primi tre giorni non cadde dal cielo una sola goccia d’acqua, ma il quarto giorno cominciò a piovere.
La felicità invase il villaggio. Tutti corsero verso la capanna dell’uomo della pioggia per festeggiare insieme e domandargli quale fosse il segreto.
«Non sono stato io a far piovere» rispose.
«Ma sta piovendo» disse la gente.
«Giunto nel vostro villaggio mi sono accorto che regnava un grande disordine interiore ed esteriore» rispose l’uomo della pioggia. «Così mi sono ritirato nella capanna e ho cominciato a fare ordine in me stesso. Nel momento in cui ho raggiunto tale armonia, anche voi avete fatto altrettanto. Quando è stato fatto ordine in voi, anche la natura ha raggiunto il proprio ordine. In quell’istante ha cominciato a piovere».
❖ tratto da: Gianluca Magi, Il dito e la luna. 101 storie sufi, Lindau, Torino 2022, p. 45.
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