Abbiamo incontrato Gianluca Magi, storico delle religioni e delle idee, letto in 32 paesi del mondo, fondatore a Pesaro con Franco Battiato di “Incognita”, centro transdisciplinare.

Scrittore, storico delle religioni e delle idee, è tradotto in molte lingue e letto in 32 paesi del mondo. Ha fondato con Franco Battiato il centro transdisciplinare Incognita a Pesaro, sede che ospita la AC Mind School co-diretta da Grazia Marchianò, moglie di Elémire Zolla e sempre con Battiato ha scritto il libro “Lo stato intermedio” (Piano B editore), esito dei loro colloqui avviati nel 2014 e proseguiti fino all’estate 2019. Lui è Gianluca Magi e lo abbiamo incontrato domenica 29 maggio alla Fondazione Sangregorio di Sesto Calende in una giornata dedicata all’esperienza immaginativa, filosofica e artistica, con introduzione alla psicologia sufi (e la visione di un film sufi ad hoc) e la presentazione del libro “Lo stato intermedio”, dove Magi e Battiato indagano sulle cartografie del viaggio dell’anima post mortem.

Professor Magi, lei ha detto che “Lo stato intermedio” è anche uno stratagemma per diventare vivi dopo la nascita: Carmelo Bene diceva che siamo tutti degli zombie….

Siamo sintonizzati. Si tratta di prenderne coscienza. A quel punto è possibile “de-zombificarsi” o diventare vivi dopo la nascita.

Cosa significa immaginare?

L’immaginazione non esiste. Tutto è immaginazione. Tutto. L’immaginazione è l’inizio della creazione. Prima immagini ciò che desideri. Poi vuoi ciò che immagini. E alla fine crei ciò che vuoi. Non l’ho detto io. L’ha detto George Bernard Shaw. Io concordo. E rilancio.

Sapere occidentale e sapere orientale sono irriducibili o c’è un punto d’incontro?

Lo chiede a uno che ha fondato i suoi studi sulla convinzione che Occidente e Oriente sono gli emisferi di uno stesso cervello. Che cervello sarebbe se gli emisferi non interagissero tra loro oppure un emisfero volesse prendere il sopravvento sull’altro?

Petrarca diceva che la bellezza è un certo non so che (nescio quid), secondo lei invece?

L’estetica è compagna inseparabile dell’etica. Privi si è inestetici e anestetizzati. Quando una società si allontana dalla bellezza, inizia la decadenza. Quando pensi di poter far a meno della bellezza e dell’etica, inizia la morte vera. Quella spirituale.

Abbiamo perso il senso della Bellezza? Se sì, come possiamo recuperarlo?

Ricordandosi che il fanciullo che siamo stati è ancora vivo dentro di noi e ci chiede di non smettere di meravigliarci davanti a quelle che ora riteniamo cose dappoco. Quando mi passa davanti la bellezza, adesso, la colgo. In questi giorni per esempio sono magnetizzato dai riti di corteggiamento delle lucciole. Con la loro tenerezza, mi ricordano l’importanza del gioco e di amare la luce. Due attività primarie che stiamo smarrendo.

Com’è che un esperto di filosofia orientale è arrivato a parlare di tecniche di manipolazione e propaganda?

La filosofia orientale non è digiuna di tecniche di manipolazione. L’ho dimostrato nei 36 stratagemmi (BUR, Rizzoli), un antico testo di arte della guerra che ho tradotto dal cinese classico e curato con un commento psicologico e filosofico. I 36 stratagemmi basano la loro efficacia ed efficienza su strategie, molto attuali, di inganno e depistaggio. Poi l’ho dimostrato con il Codice del Potere (Lindau), un antico testo indiano di arte della guerra e della strategia che ho tradotto dal sanscrito e curato anch’esso con un commento psicologico e filosofico: chi vagheggia un’India oziosamente risucchiata nell’esotica contemplazione di vette mistiche è meglio che non lo legga. Mancavano all’appello le tecniche di manipolazione e propaganda occidentali. Ed ecco quindi Goebbels. 11 tattiche di manipolazione oscura che illustra come funzionano oggi i media brain trust. Per scriverlo ho impiegato dieci anni di studio su fonti tedesche inedite in Italia.

È vero che il suo libro “Goebbels. 11 tattiche di manipolazione oscura” è stato censurato nel circuito della promozione editoriale?

Sì, censurato preventivamente da aprile a dicembre 2020 e poi, una volta che sono riuscito a pubblicarlo con un piccolissimo editore, Piano B, è stato silenziato da tutti i media mainstream. Ciò non ha impedito a questo libro di essere uno dei saggi più letti nel 2021. Grazie al tam tam dei lettori. Che nel 2022 prosegue. Senza sosta.

Dopo aver detto “Povera Patria”, se Battiato fosse vivo ancora oggi cosa direbbe di questa Italia alla deriva?

Direbbe di non vedere l’ora di trasferirsi in altri piani di realtà. Più sottili.

In chiusura, come affinare la sensibilità verso il mistero e l’aspetto sorprendente della realtà in un’epoca in cui tutto è connesso a tutto in modo caotico e confusionario?

Non perdendo il contatto con la terra. Prendendo le distanze il più possibile dai display. Dai quali sempre più si dispiega il male. Che va a braccetto con la pochezza e l’inautenticità. Per non smarrire sé stessi e la propria natura intrappolati nel principio di simulazione.

[Originariamente pubblicato da IlGiornaleOff]

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