Non possiamo scrutare il futuro nella speranza che la tecnologia di domani ci aiuti a risolvere tutti i nostri problemi di oggi. Volgere lo sguardo indietro per riconsiderare l’antica sapienza, ci aiuterà a fare chiarezza mentale nel rapporto con noi stessi, con il prossimo, per aderire alla realtà, interiore ed esteriore, anziché esserne alienati.

[Prosegue dall’articolo precedente: 36 stratagemmi. “Il business è guerra”]

La mente tradizionale cinese non ha suddiviso i campi conoscitivi e applicativi come siamo stati invece abituati in Occidente dalla modernità in poi.
Nel pensiero cinese c’è una totale interconnessione tra le forze che modellano la filosofia, la spiritualità, l’arte del combattimento, l’arte del vantaggio nella politica e nell’economica. Così, i princìpi che muovono il generale in battaglia sono gli stessi che guidano l’uomo d’affari nel mondo del business, il politico nell’esercizio del potere e dell’amministrazione, l’uomo comune nella vita sociale, il saggio nei Mutamenti della realtà. Ciò consentiva e consente una trasversalità, una transdisciplinarità, che oggi in Occidente sarebbe salutare riacquistare. Per avere una visione complessa delle cose.

È importante comprendere che la profonda saggezza della Cina tradizionale non è proprietà esclusiva di questo popolo, ma appartiene al patrimonio dell’umanità.
Le conoscenze rivelate in opere come i 36 stratagemmi si riferiscono ad esperienze comuni a tutti gli esseri umani e ci permettono di riconoscere l’universalità delle forze che modellano le nostre esperienze.
36 stratagemmi è un condensato di sapienza, uno specchio orientabile in tanti modi, soprattutto per fare chiarezza mentale nel rapporto con noi stessi, con il prossimo, per aderire alla realtà, interiore ed esteriore, anziché esserne alienati. Alienazione che oggi è sotto gli occhi di (quasi) tutti.
Nel rapporto con gli altri i 36 stratagemmi vengono applicati nei settori più disparati della vita contemporanea da persone consapevoli e da cosmopoliti che non concedono il primato del pensiero semplicemente all’Occidente.

Più si fa evidente l’utilità pratica dell’antica sapienza nell’affrontare i problemi attuali, più cresce il bisogno di recuperarne le intuizioni fondamentali, estrapolarne conoscenze utili e indicazioni pratiche, sottraendole ai gravami culturali, agli orpelli e al declino storico.
Mentre insistiamo a scrutare il futuro nella speranza che la tecnologia di domani ci aiuti a risolvere tutti i nostri problemi di oggi, è salutare volgere lo sguardo indietro per riconsiderare l’antica sapienza che insegna come comprendere noi stessi e gli altri, beneficiando di tale processo. Dunque: un guardare all’indietro che permette di vedere in avanti. Una visione anche retrospettica che consente una visione prospettica.

In questo senso, la popolarità che sta vivendo il Taoismo in Occidente – perché l’implacatura teorica dei 36 stratagemmi è taoista – può in parte essere dovuta al fatto che si tratta sia di una disciplina scientifica, ma anche umanistica e spirituale al contempo.
Intendo dire che il Taoismo possiede una sottile capacità pervasiva, dal momento che può essere compreso e praticato nell’ambito della struttura di altre culture del mondo.
Questa adattabilità può essere una delle ragioni per le quali il Taoismo è riuscito a penetrare nelle culture occidentali senza le limitazioni proprie delle dottrine teologiche o delle identità religiose.

Alcune della arti particolari della tradizione taoista, quali le discipline marziali a mani nude, l’agopuntura, la medicina con le erbe e il massaggio terapeutico, vanno diffondendosi sempre più in Occidente. E da qualche tempo, oltre la dimensione culturale, medica e scientifica, il pensiero taoista si è dimostrato – per la sua portata non convenzionale – di grande interesse anche in ambito strategico, bellico, psicologico, di marketing, di management e di business, come dicevamo nella precedente parti di questo articolo. E, certo non ultimo, la dimensione spirituale dei Mutamenti. Che tratteremo nei prossimi appuntamenti di “Incognita Quotidiana”.

[Fine quinta parte. Segue nel prossimo articolo di “Incognita Quotidiana”]

Invito alla lettura di:
◼︎ Gianluca Magi, 36 stratagemmi. L’arte segreta della strategia cinese, Presentazione di Franco Battiato, Rizzoli BestBUR, Milano 2019 (edizione aggiornata rispetto alla prima edizione del 2003)
Attenzione! Questo mio libro originale è il più parassitato della storia editoriale italiana, non si contano i pessimi cloni vecchi e recenti che portano lo stesso titolo.
Il testo fratello dei 36 stratagemmi è:
◼︎ Gianluca Magi, 64 Enigmi. Cavalcare i Mutamenti, Lindau 2021;

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