“Italia sì, Italia no, la strage impunita / puoi dir di sì, puoi dir di no, ma questa è la vita. Prepariamoci un caffè, non rechiamoci al caffè / c’è un commando che ci aspetta per assassinarci un po’” — ELIO E LE STORIE TESE
Trionfo epocale per i Maneskin agli Mtv Ema 2021.
Tranquilli, non ho intenzione di cominciare l’ennesima critica pro o contro l’ormai popolare quartetto romano. Francamente, non rispecchiando i miei gusti musicali, non conosco proprio la loro musica.
Quello che invece ha incontrato la mia curiosità sono le parole espresse dal leader della band al momento della premiazione: «Quest’anno, in particolare, bisogna andare fieri del nostro Paese per i risultati raggiunti non soltanto da noi, ma da tanti sportivi e personaggi della cultura. Peccato però per i diritti civili, dove continuiamo a rimanere indietro: e invece sarebbe stata la vittoria più importante».
Per tutte le testate giornalistiche la dichiarazione di sconforto è un chiaro riferimento alla bocciatura del ddl Zan.
Probabilmente si, ma voglio essere ottimista e pensare che in un’annata in cui tutti i diritti civili del cittadino sanciti e protetti dalla Costituzione sono stati completamente vituperati, stuprati e dimenticati, la stoccata del cantante non si areni sul campanello di casa di un decreto alquanto discutibile.Non sarebbe giusto per tutto il popolo italiano…
Sarebbe un pugno sullo stomaco per coloro che ogni giorno si trovano costretti a mostrare un infame lasciapassare per poter svolgere ciò che l’articolo 4 della Costituzione dovrebbe garantire come diritto fondamentale.
Una coltellata per tutti quelli che incalzati da subdoli e diabolici ricatti dettati da uno Stato deridente l’articolo 32, hanno dovuto cedere alla punzonatura per non ritrovarsi nullafacenti o domiciliati sotto i ponti.
Un calcio nei reni per chiunque si ritrova completamente estromesso dalla vita sociale, da luoghi di cultura e divertimento perché privo di requisiti totalmente antiscientifici e altamente discriminanti, in barba all’art.3 e alla normativa europea 953/21.
Una mazzata per le creature più giovani e indifese in nome di un male che neanche li sfiora, forzate ad una inoculazione di siero genico che difficilmente lascerà loro indenni, solo per vedersi garantire un diritto allo studio chiaramente esplicitato all’art. 34.
Una strangolata per tutti i narratori anti-mainstream che hanno cercato di raccontare storie fuori dal coro e che, nonostante l’articolo 21, si sono scontrati in una squallida e brutale censura invidiata solo dai piu affinati sistemi dispotici.
Un’ennesima doccia gelata per coloro che hanno lottato costantemente e pacificamente calpestando ogni cm. quadro delle più grandi piazze italiane, sfidando manganelli e ondate d’acqua d’idranti non di certo contemplate nell’art.17
Non vorrei pensare che dietro tali parole si nasconda un altro manrovescio sulle gote ormai tumefatte di ogni Italiano. L’ennesimo tentativo di attuazione del VII principio tattico “Trasposizione e contropropaganda” di Goebbels che mira a screditare la realtà focalizzando l’attenzione su problemi insignificanti.
Questa volta mi sento in dovere di chiedertelo caro Damiano…
Interviste ne farai d’ora in poi. Tralasciando le “pataccate”, prova a regalarci la vittoria più importante spiegando a tutto il mondo come siamo malridotti in Italia in quanto a veri diritti civili…
*Manarvérs = “manrovescio” in dialetto romagnolo
Fonti:
– https://www.nextquotidiano.it/maneskin-diritti-civili-vittoria-mtv-ema-2021-video/
– Gianluca Magi, “Goebbels. 11 tattiche di manipolazione oscura”, prefazione J.-P. Fitoussi, Piano B, 2021.
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