La risposta corale, forte e chiara, a chi ha deciso che questo libro non si deve leggere è questa: 7 ristampe in 7 mesi, in forza dell’energico passaparola delle persone che lo hanno letto e lo consigliano agli amici.
Se l’iniziale censura preventiva, il seguente silenziamento dei mass media nazionali allineati e la conseguente mia emarginazione dal dibattito culturale (che di fatto non esiste, esiste solo un laido coro omologato) continuano a volerlo occultare e imbavagliare, questo libro si conferma come uno dei saggi più letti dal 21 gennaio: al 1° posto dei bestseller Ibs.
Lo tsunami di richieste dei Lettori ha mandato da due giorni in rottura di stock il libro su Amazon.
Ci vorranno alcuni giorni prima che torni reperibile.
Su Ibs invece la disponibilità è al momento immediata: https://bit.ly/3x8tgtp
Nonostante ciò questo manuale di autodifesa dalle odierne strategie di addomesticamento e manipolazione continua a non essere né segnalato nelle classifiche stilate dai media mainstream né considerato nei loro articoli che dovrebbero essere lo specchio della realtà dei fatti.
Perché non vogliono che si conosca questo libro?
Perché non vogliono che entri nel dibattito pubblico? che è il fondamento della democrazia.
Cosa significa questo accanimento nell’osteggiarlo, nel nasconderne l’esistenza?
La risposta è al di là del caso specifico del libro in questione.
È necessario essere tutti consapevoli che oggi gli apparati d’informazione sono blindati nella loro psicotica bolla autoreferenziale, che non ammette discussioni né al proprio interno, né all’esterno.
Non vogliono che le persone vedano la realtà, che si pongano salutari domande.
Vogliono solo, in modo subdolo, ipocrita e falsamente benevolo, che obbediamo tutti a testa bassa alla loro narrazione disturbata e deportarci in massa in quella patologica bolla sconnessa dalla realtà.
Ma trascurano un punto capitale della Resistenza: la Libertà di espressione, di conoscenza e di circolazione delle idee, motore di una sana azione nel mondo e del processo evolutivo in democrazia, pulsano ancora con gran potenza nel cuore di tantissimi di noi. Molti di più di quanto si pensi. Siamo in tantissimi. E non siamo soli.
Ma occorre fare attenzione a non rimanere isolati. A rinunciare all’insicurezza che ci stanno instillando, giorno dopo giorno, nella mente. A rinunciare di nutrire il mostro che stanno allevando dentro di noi con la nevrosi e un diabolico conflitto interiore.
Questo punto capitale è più forte del loro accanimento a volere occultare o distorcere la realtà, ad intimidire psicologicamente, ad umiliare, a discriminare (anche con un “lasciapassare” che 70/80 anni fa si chiamava in tedesco “Ahnenpaß”, nonostante factcheckers e gatekeepers si facciano in quattro per negarlo capziosamente), ad emarginare e a schedare per creare un pensiero unico, allineato e uniformato a beneficio di pochissimi privilegiati e a discapito della massa. Massa che un tempo si chiamava “cittadinanza” e che presto si chiamerà “plebe”.
Non riusciranno a strangolare il pensiero di tutti, a trasformare i diritti inalienabili in concessioni dall’alto, a battezzarci alla disgraziata religione della “nuova normalità”, a trasformarci in sudditi malati del regime terapeutico che preme per diventare capitalismo transumano della sorveglianza, a far morire di stenti la salutare azione nel mondo delle persone.
Conoscere è difendersi ed evolversi.
Sempre in alto il cuore e la mente!
Non ci avrete mai.
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