Trasformare qualunque aneddoto, per piccolo che sia, in minaccia grave. Come incutere risentimento, rabbia, odio e, per conseguenza, seminare ansia e paura. Per mobilitare il popolo in modo autodistruttivo.
La tattica della “forza attraverso la paura” e la conseguente confezione di idee e azioni su misura per i mass media fu ampiamente utilizzata da Goebbels.
La “sezione Nostradamus” del ministero della Propaganda è uno degli esempi di questa tattica politica ansiogena e oppressiva.
[Della diabolica e pressoché ignota “sezione Nostradamus” ideata dal diavolo zoppo della Propaganda, ne parlo a p. 51 del libro Goebbels. 11 tattiche di manipolazione oscura, Piano B].
Ingigantire i fatti in modo da farli apparire come la prova di minaccia da cui dipende la sopravvivenza e la stabilità della società, l’economia, il buon costume, la morale vigente, la salute pubblica è l’obiettivo dell’VIII Principio tattico “Esagerazione calcolata e travisamento”.
È l’invisibile creazione di un universo paranoico per agire sui recessi profondi dello spirito dell’individuo, per programmarne le azioni e indirizzarne i comportamenti. La pressione che instilla paura nelle persone è il modo più facile per dominare, poiché spinge ad accettare ogni soluzione.
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Il Principio tattico della “Esagerazione calcolata e travisamento” si rivela altresì nella messa in scena, nella regia di cui detiene il monopolio. L’evento è presentato come un coro assordante che suscita insieme orrore e ammirazione. Un coro maggioritario, ma non plebiscitario.
Oggi, per vivere, il potere neoliberale ha bisogno di incutere risentimento, rabbia, odio e, per conseguenza, seminare paura, mostrare che la maggioranza dei buoni non è del tutto al riparo dal pericolo: se tutti sono favorevoli, il terrore perde ragione d’essere.
Laddove l’Autorità non disponga di un coro maggioritario, sfrutterà la paura e la rabbia che covano nella società per dirottarle, in modo accelerato, dalle vere cause del malessere verso bersagli più vulnerabili. Libererà le forze della mobilitazione popolare in modo autodistruttivo – contro i suoi stessi interessi – per danneggiarla il più possibile, per spingere a un’intelligenza depressa degli individui e delle collettività politiche: odio e attacchi reciproci, deterioramento delle relazioni sociali, restringimento in se stessi in una quarantena dello spirito, desolidarizzazione, impossibilità di reale dialogo e confronto, rabbia indiscriminata e generalizzata, mutua diffidenza, di cui la dimostrazione quotidiana evidente è la Tv, il telegiornalismo di Stato, talk show e social network. …
Estratto da:
• Gianluca Magi, Goebbels. 11 tattiche di manipolazione oscura, Prefazione di Jean-Paul Fitoussi, Piano B, 2021: https://amzn.to/3umkWUn