Nella piena della quarta rivoluzione industriale, il Taoismo può insegnarci a non perdere il contatto con la Terra, col principio primo luminoso e con la nostra energia spirituale.

Il Tao è il fluire, il trasformarsi della vita, il panta rei dei Greci, di Eraclito.
Nulla è fisso. Tutto è movimento. Un movimento del quale tutti siamo parte. Tutti siamo connessi gli uni altri altri, condividendo la vasta impresa della vita umana con il pianeta.
Per questo è importante comportarsi con responsabilità. Ovvero, in sintonia con i principi della Natura, come ci sussurrano da millenni i taoisti. Da vecchia bocca a giovane orecchio.

Questo flusso in divenire scaturisce da un principio primo luminoso. Attraverso il tempo storico, a cui si connette, esso agisce sullo spazio. Nel trascorrere del tempo storico, oggi ci siamo allontanati da questa fonte luminosa. L’impoverimento dell’energia spirituale del tempo storico in cui viviamo è la rappresentazione plastica di questa verità.

Storicamente siamo i pronipoti di tre rivoluzioni industriali e contemporanei della quarta rivoluzione industriale in corso. Questa rivoluzione, ponendosi nel momento di massima accelerazione, produrrà il massimo delle modificazioni, in brevissimo tempo.

Con “quarta rivoluzione industriale” s’intende quel processo di crescente compenetrazione tra mondi fisico, digitale e biologico. Tra i suoi effetti c’è il taglio dei ponti col passato, per procedere sottomessi privi di radici e identità storica: Cancel culture.
Il detto di Cicerone «Historia magistra vitae» («La storia è maestra di vita») è cancellato con un colpo di spugna.

Dove la tecnica avanza senza requie, la spiritualità arretra senza sosta. L’equilibrio si smarrisce. E con essi anche il buon senso.

Nel momento in cui spiritualità ed equilibrio sembrano smarriti, l’impulso vitale che sospingeva all’amore per la vita e alla ricerca della fonte di luce pare soccombere sotto la potenza tellurica della materialità prima e della smaterializzazione poi.

In questo momento storico di smarrimento in cui sembra che nessuno possa venirci in soccorso, è cruciale riconnetterci ai pensieri antichi e a ciò che resta di quelli indigeni, nei quali il principio dell’interiorità e l’esistenza connessa con piani di realtà superiori erano fonte viva.
In questo modo è possibile riacquisire il senso dell’orientamento e vivere nel modo migliore possibile per se stessi, con gli altri e la Natura di cui siamo parte integrante.
In questo il flusso del Tao è benefico come l’acqua che scorre limpida quando si è surriscaldati.

Torneremo ancora su questi aspetti.

• Letture di approfondimento:
– Gianluca Magi, 36 stratagemmi. L’arte segreta della strategia cinese, Rizzoli.

– Gianluca Magi, Sanjiao. I tre pilastri della sapienza, Lindau.
– Gianluca Magi, 64 Enigmi. Cavalcare i Mutamenti, Lindau.



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