Poco yin [muta in] tanto yin [quando diventa] molto yang.
Viviamo l’epoca delle metonimie che anziché esprimere un rapporto estetico affollano i labirinti del fraintendimento con gli oggetti delle proprie perverse fantasie.
Si noti ad esempio il largo impiego che fanno i mass media dei titoli degli articoli o delle citazioni decontestualizzate ad hoc per provocare nel pubblico un giudizio acritico sugli eventi. Il contenuto originario viene reso inaccessibile, o richiede un tempo per la ricerca e l’elaborazione del nesso con gli eventi che i più non impiegheranno, o se ne indica uno che è l’opposto di ciò che si vuole far intendere. Affinché sia efficace è strettamente necessario utilizzare pochissime parole.
Lo stile è quello della frantumazione del senso a favore di un significante che solletica i pensieri indicibili della fanghiglia inconscia trasfigurandoli in giudizi condivisi.
Lo spazio per il movimento, la trasformazione, la collaborazione, cioè il passaggio segreto possibile all’interno della comunicazione che si lascia oltrepassare indefinitamente dal contatto tra persone, è completamente occupato dal giudizio condiviso innescato dall’esterno tramite fraintendimento.
Nell’arte segreta della strategia cinese questo principio è mostrato nel VII stratagemma: “Creare qualcosa dal nulla“*.
La mente dell’interlocutore è depistata con la strategia psicologica del vuoto/pieno: finzione e realtà (in cui la realtà è contemporaneamente anche finzione) s’intrecciano per innescare la trasformazione improvvisa della finzione in realtà. In direzione unilaterale. In questo modo si potenzia la capacità distruttiva: l’annientamento dell’Altro.
È un modo fra tanti per farsi prendere estremamente sul serio, frantumare il senso e manipolare il giudizio.
Il fraintendimento, intrinsecamente presente nella comunicazione, non fa orrore se non quando strumentalizzato, poiché viviamo l’epoca in cui è necessario darsi la possibilità di scoprire che gli altri esistono, che le differenze esistono.
Ed in pochi aprono quel passaggio segreto per uscire dalla dimensione letterale dell’esistenza.
* Gianluca Magi, 36 stratagemmi. L’arte segreta della strategia cinese, Presentazione di Franco Battiato, BUR, 2019.
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