«La psiche non è dentro di noi: siamo noi dentro la psiche» – CARL GUSTAV JUNG

Le ultime generazioni di attivisti lottano per le sorti del pianeta sotto gli effetti di un’eccitazione puerile.
Dall’istinto di protezione – non riconosciuto come parte conscia – fanno derivare una fissazione. Fissazione che si spettacolarizza in un’eccitazione.
L’ideologia Green è bestiale. Puerilmente bestiale.
Chi ne è pervaso pretende di assistere ad uno spettacolo in cui gli attori gli riconoscano il ruolo di regista.

Il reale bisogno della psiche di costoro, ovvero il fare anima, viene annichilito dal capitalismo psicologico, dalla corruzione del logos occidentale che si è indebitamente impadronito dell’anima, che l’ha isolata per parlarne psicologicamente.
Gli è in tal modo negato l’accesso al giardino, alla psiche.

Jung ha detto più volte che la psiche non è dentro di noi: siamo noi dentro la psiche.
Il giardino è come l’opus dell’alchimia, si serve della natura nell’interesse dell’anima.
Senza le cesoie e l’intuizione del potatore, il giardino finisce per diventare semplicemente un’altra parte della foresta.

◼︎ James Hillman, Politica della bellezza, Moretti & Vitali, 2005.

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