Il cerimoniale patriottico ucraino che celebra Joseph Goebbels.

Ancora si finge di ignorare che l’ideologia nazista non si è mai spenta sotto le ceneri della seconda guerra mondiale.
Alla luce degli scenari dello Stato di eccezione permanente in cui ci troviamo, si fa sempre più evidente il motivo della censura preventiva a cui è stato sottoposto nel 2020 il libro di Gianluca Magi: Goebbels. 11 tattiche di manipolazione oscura.
Il motivo è che non si deve comprendere il come si mantiene operativa l’ideologia dominante dentro la bottiglia vuota dell’antifascismo nostrano da lanciare all’occorrenza come molotov contro il nemico di turno, contro un qualsiasi oppositore al regime da etichettare come alt-right, filorusso, no vax e via di etichetta in etichetta, di bavaglio in bavaglio.

La sete di vendetta che rende l’ideologia nazista ancor più sfacciatamente aberrante è continuata a crescere, sostentata economicamente e politicamente, nutrita dalla propaganda patinata che imperversa in tutto l’occidente.
Ed eccola finalmente libera di lanciare proclami non solo da Kiev e da Mariupol, ma da ogni salotto eurovisibile.

Ecco il Battaglione Azov che rende omaggio a Joseph Goebbels, Ministro della Propaganda del Terzo Reich, il patriota europeo che ancora una volta tramite i media consente loro di acquisire potere. 
Ecco Iryna Vereshchuk, vicepremier ucraina, alla conquista del cuore degli italiani mentre ordina alla conduttrice Lilli Gruber di non voltarsi e di continuare a marciare: «O con noi o contro di noi! Siamo disposti a lottare ad oltranza anche contro di voi in nome dell’amore e dei nostri valori».

Svincolati per la grande occasione dalla censura web, rimbalzano i suggestivi video autocelebrativi delle interviste alle milizie del corpo nazionale. Tra tutti emerge il combattente Azov Nikolai Kravchenko, soprannome Kruk. Kruk, esperto di scienze storiche e ideologo Azov, è già freddo e pronto a sostituire l’eroismo ucraino di Bandera (1).

A chi tenta di districarsi tra le menzogne dei regimi occidentali sul fronte, non sfuggono i parallelismi con il fanatismo e il terrorismo che accomuna tutti gli scenari di guerra del secondo millennio, con quelle primavere tanto colorate quanto squilibrate e serve armate dell’occidente.
Il fanatismo dell’ideologia nazionalsocialista si rivela all’apice della fase del De propaganda fide (“Sulla fede da diffondere”) (2).
Nei salotti europei s’intessono lodi al coraggio e all’amore per la nazione e ai valori del Governo di Kiev, pullulanti di novelli Catone anglo americani che spronano i compatrioti a distruggere la Russia («Delenda Carthago»).

Si tratta della fase tattica “Orchestrazione”, IV principio goebbelsiano. 
Tutta l’opinione pubblica è convogliata verso la «fedeltà al marchio», una procedura diretta di simulazione d’idiozia collettiva.

Come è possibile non saper nulla circa i fenomeni collettivi e ideologici in campo?
In cosa consiste l’esperimento psico sociale d’idiozia in atto?

Un particolare, una parte a se stante è l’idiota.
Il contesto in cui si trova non lo interessa granché e neppure gli altri idioti suscitano in lui una profonda curiosità. Un personaggio molto popolare e molto distante è il suo simile di riferimento. L’unica ingiustizia che sente di subire è il non vivere la vita di quel personaggio. Ed ecco che il “Servitore del popolo” (3) che balla con le stelle è il simile più simile che c’è.
L’idiota a bordo di una nave che affonda esprime spirito d’iniziativa usando assieme agli altri un bicchiere per svuotarla. Per sentirsi utile non ha bisogno di sapere a cosa è utile, basta che qualcuno gli riconosca il minutaggio utile di un video TiK ToK. Così s’impostano i termostati di casa a 18 gradi e si sventolano bandiere arcobaleno dai balconi.

Nell’aprile del 1967 alla Cubberly Hight School di Palo Alto un professore di storia e letteratura dava vita ad un esperimento psicosociale sulla sottomissione cieca in assenza di spirito critico chiamato La Terza Onda che coinvolgeva direttamente gli studenti in un gioco totalitario. Nella fase conclusiva il professore rivelava agli studenti che non si trattava di un semplice esperimento o di un’esercitazione d’aula, ma di qualcosa di assai più importante: un programma mondiale per trovare studenti forti e orgogliosi in grado di lottare per un radicale cambiamento politico. Annunciava così che il leader mondiale del movimento degli studenti stava per tenere in diretta televisiva il comizio della propria candidatura alla presidenza degli Stati Uniti (4).

La simulazione d’idiozia orchestrata per i cittadini europei, al contrario dall’esperimento condotto negli anni anticonformisti della democrazia in California del professor Ron Jones, non si prefigge di spiegare quali dinamiche spingono un popolo tra le braccia di un sanguinario invasato o sull’orlo della terza guerra mondiale, bensì ha la finalità di distorcere la percezione «whatever it takes», fino a che l’idiozia data per scontata una volta per tutte diventi realtà.

Note:
(1) Stepan Bandera, criminale di guerra e terrorista, collaborò con la Germania nazista durante la seconda guerra mondiale. Quando non esisteva ancora una nazione ucraina indipendente, perché questo territorio era diviso tra l’Unione Sovietica e la Polonia, venne fondata nel 1929 l’Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini ad opera proprio di Bandera, anche fondatore dell’Esercito Insurrezionale Ucraino.
Riconosciuto come Eroe dell’Ucraina nel 2010 dal presidente Viktor Juščenko  «per aver difeso le idee nazionali e combattuto per uno stato ucraino indipendente», Bandera voleva creare una grande Ucraina che si estendesse dal fiume Danubio fino al Mar Caspio. Lui e i suoi seguaci, come i nazisti, volevano organizzare una selezione per creare una razza pura di ucraini.

(2) Gianluca Magi, Goebbels. 11 tattiche di manipolazione oscura, Prefazione di Jean-Paul Fitoussi, Piano B, 2021:  
IV Principio tattico “Orchestrazione” pag.107: Il termine “Propaganda” fu impiegato per la prima volta da papa Gregorio XV, allorché istituì la Sacra Congregazione “De propaganda fide”.

(3) ’Servitore del Popolo‘ è la fiction venduta da Netflix. Porta la firma di Zelensky praticamente in ogni sezione produttiva. L’attuale Presidente è stato infatti ideatore, sceneggiatore, interprete e anche regista, insieme a Andriy Yakovlev e Olexiy Kiryushenko. La serie ha realizzato tre stagioni per un totale di 51 episodi, andando in onda dal 2015 al marzo 2019.

(4) Esperimento La Terza Onda in: Gianluca Magi, Goebbels. 11 tattiche di manipolazione oscura, pp. 112-16.

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