Chi è “il manipolatore”? Perché oggi sembriamo in gran parte privi di spirito critico? Perché ci lasciamo trattare come ebeti dalla TV e dai media? Cerchiamo di rispondere a queste e altre domande, attraverso il pensiero di Gianluca Magi.

Gianluca Magi è uno dei più importanti orientalisti in Italia, filosofo, storico delle idee e delle religioni e psicoanalista.
Ha insegnato all’Università di Urbino e fondato a Pesaro, con Franco Battiato, “Incognita”, laboratorio transdisciplinare.
È autore di numerosi saggi, tradotti in 33 paesi, partecipa all’Enciclopedia filosofica della Fondazione centro Studi Filosofici di Gallarate (Ed. Bompiani).

Il suo libro, “Goebbels, 11 tattiche di manipolazione oscura” è stato rifiutato, nonostante il successo delle opere precedenti, dalle principali case editrici italiane e pubblicato da un piccolo editore, Piano B.
Odore di censura? Mi pare.
Questa infatti non è opera banale, scritta su due piedi e rivolta a un lettore facilone, ma deriva da una rigorosa e lunga analisi dei 32 Diari di Joseph Goebbels, ministro della Propaganda e dell’Educazione all’epoca di Hitler.

Magi ha sempre dichiarato di non volere accettare alcuna aderenza con il potere politico e di sentirsi per questo libero di ricercare e di esprimersi.
Considera la società attuale, già da molto tempo prima della pandemia, LA SOCIETA’ DELLA SORVEGLIANZA. Ci ricorda che l’Italia si trova al 41° posto  nella classifica mondiale sulla libertà di stampa, dopo vari  paesi dell’Africa che hanno vissuto o stanno vivendo sotto regimi dittatoriali.
Partiamo, dice, col riflettere su parole usate impropriamente da due anni a questa parte. Per esempio, LOCK DOWN. Il verbo inglese TO LOCK DOWN significa BLINDARE, bloccare. Questo blocco per Magi è stato ed è innanzitutto blocco informativo operato dai media, allineati su posizioni filogovernative.
L’autore ritiene che la democrazia, nel nostro paese e complessivamente nel mondo, stia vivendo già da tempo una fase declinante, a cui la pandemia ha fornito l’occasione per una decisa accelerazione.

Nel suo libro Magi documenta con estrema accuratezza come funzionano oggi le TECNICHE DI PROPAGANDA E DI MANIPOLAZIONE DELLE MASSE, che il ministro più importante del regime hitleriano aveva applicato durante l’ascesa e la successiva affermazione del regime nazista.

Chi è “il manipolatore”?
Per Magi “il manipolatore conosce i codici emozionali degli individui e il meccanismo delle relazioni intersoggettive tra di essi” e interviene su questi utilizzando tattiche, molte delle quali pongono le proprie fondamenta sugli studi relativi a tecniche di persuasione di massa e di ingegneria del consenso che risalgono all’americano Edward L. Bernays. Quello, per intenderci, del famoso poster in cui lo zio Sam punta il dito verso i maschi americani (“I want you for US Army”) e li convince all’intervento nella Prima guerra mondiale e che persuade le donne a fumare in pubblico, aumentando enormemente i profitti dell’ American Tobacco Company, per cui lavorava. Lui e altri dopo di lui saranno gli ispiratori di Joseph Goebbels.

Perché oggi sembriamo in gran parte privi di spirito critico? O lo siamo sempre stati? Perché ci lasciamo trattare come ebeti dalla TV e dai media?
Se lo chiede Magi ma me lo chiedo anche io, da tempo. Non ci accorgiamo che da due anni ci parlano in modo univoco? Ci siamo abituati a rimanere “guerci”, a vedere il mondo con un occhio solo e siamo destinati a rimanere così?
Per Magi forse no. A una condizione. La condizione è assumere la CONSAPEVOLEZZA della nostra situazione attuale e, dopo averla riconosciuta, attivarci.
Si evade dal carcere solo se prima ci si è resi conto di esserci, in carcere. Per esempio, cercando di comprendere la strumentalizzazione di parole come “NEGAZIONISTA”, che in origine indicava chi rifiutava di ammettere l’esistenza del covid-19 e che i media impropriamente hanno spesso associato a chi esercitava un proprio diritto,  volendo semplicemente sapere di più sulla pandemia, sulla necessità reale delle restrizioni e sulle problematiche relative al vaccino. Il significato storico di questo termine è riferito a coloro che negavano e negano l’esistenza dei campi di sterminio nazisti. Neanche il meno studioso tra i miei alunni delle superiori potrebbe accettare una tale manipolatoria e inconsistente identificazione… pensavo. Eppure.

Così per il termine “COMPLOTTISTI”.
Per chi voglia essere informato, venne inventato dalla CIA per indicare i propri avversari. Quindi ci sono degli avversari? Dei nemici? Da escludere, se non da eliminare? Io  quindi sono diventata  la nemica della mia amica perché lei obbedisce e io invece mi pongo  dei dubbi, a cui  sino ad oggi è stato impossibile avere una convincente risposta dalle autorità? Io sono diventata nemica della società in cui vivo? Come è successo? Non ho avuto il tempo e soprattutto il modo di accorgermene. Inoltre sono un tipo che ama la pace, la solidarietà, la riflessione condivisa.
Magi definisce questo uso volutamente improprio delle parole “ABOMINIO TERMINOLOGICO”.  Vedremo, in un prossimo articolo, che l’alterazione dei significati linguistici farà parte delle tattiche da lui illustrate nel libro.

Se riusciremo a guardare CON DUE OCCHI avremo profondità di campo e scopriremo che quello che si vuole fare apparire come il nostro avversario è un uomo come noi, con cui si dovrebbe potere discutere e confrontarsi. Il confronto non esiste ormai più, o quasi, nei media ma è possibile nell’incontro quotidiano con altri individui. Ricordiamoci che è esistito e facciamo sì che sia necessario PRETENDERLO.
Diversamente restiamo “guerci”, destinati a sbattere il naso, sempre pronti, dichiara Magi, a obbedire al NUOVO ORDINE ECONOMICO che egli definisce capitalismo della sorveglianza. Questo ci vuole rendere oggetti, le cui esperienze di vita devono essere analizzate e previste, infine indirizzate a beneficio di chi produce.

Se il capitalismo industriale del XIX e XX secolo ha devastato l’ambiente, il CAPITALISMO NEOLIBERISTA del XXI minaccia direttamente LA MENTE, LA NATURA e LE RELAZIONI UMANE. Ci rende insetti inermi, depressi, facili prede, proprio perché resi passivi, da indirizzare dove le aziende e i governi desiderano portarli. Verso un ordine collettivista, fondato su sistemi d’intelligenza artificiale, che potrebbe togliere progressivamente i diritti di libertà e limitare sempre di più il pensiero cosciente.
Questo sistema, secondo Magi, prevede di darci “contentini” (vedi Greta Thunberg che parla alla COP24 e all’ONU, dove può rimproverare i potenti) per rassicurarci, incamerando così il dissenso e rendendo possibile farne anche un uso commerciale, come già vediamo accadere (l’illusione di un’economia green, che la pubblicità ci somministra quotidianamente). Anche i social servono, per fare sfogare lo scontento della gente, in modo che non passi ad azioni concrete, a vie di fatto.

Per approfondire:
❖ Gianluca Magi, Goebbels. 11 tattiche di manipolazione oscura, prefazione J.-P. Fitoussi, Piano B, 2021.

– Estratto dall’articolo “Che cosa significa essere consapevoli?” originariamente pubblicato nel blog “Casa Matta

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