L’uomo preferisce barattare la felicità per un pugno d’illusoria sicurezza.

L’uomo preferisce barattare la felicità per un pugno d’illusoria sicurezza.
Il mondo è pieno di persone che hanno smesso di ascoltare se stesse o sono rimaste influenzate dai media che insegnano cosa si deve fare, come ci si deve comportare e quali sono i valori per cui si deve vivere.
Così si sono poste al di fuori del proprio centro e si sono uniformate a un programma di vita che non gli appartiene.

Hanno imparato a far pronunciare alle proprie labbra «Sì», mentre il loro cuore dice «No». E viceversa.

Vivono marchiate a fuoco dal sigillo del servo: la rassegnazione.
Questa triste maledizione indica etimologicamente la «rinuncia alla propria libertà», la «rinuncia al proprio segno di distinzione», «il rassegnare ad altri la propria servitù» e, di rimbalzo, indica il «conformismo», «l’uniformarsi al volere altrui»…
La rassegnazione è «il sigillo del servo».

Oppure ci sono quelli che hanno avuto un grande successo materiale nella vita, ma che sono perennemente avviliti, perché non hanno fatto quello che volevano, non sono entrati in contatto con se stessi, non hanno seguito lo scopo per cui sono venuti al mondo.
Che razza di vita è questa se non una camera mortuaria?

Che tristezza se pensi che la gente è programmata per ricevere così poco, mentre le possibilità sono così tante!

«La felicità non è fare tutto ciò che si vuole, ma volere tutto ciò che si fa»
Friedrich Nietzsche

◼︎ Tratto dal sedicesimo dei 64 Enigmi. Cavalcare i Mutamenti di Gianluca Magi per le edizioni Lindau (2021), p. 39.

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