Riproponiamo su IQ un’analisi di Gianluca Magi del 14 marzo del 2013, all’indomani dell’elezione di Jorge Mario Bergoglio a 266° papa. Interessante rileggere con gli occhi di oggi l’articolo – per il quale il prof. Magi ricevette non pochi insulti e ingiurie  che chiamava in causa Draghi e quei poteri che ci hanno catapultato nell’attuale incubo.

Parecchie persone mi hanno scritto chiedendomi che cosa ne penso del nuovo papa.
In linea generale, mi pare che la storia della monarchia assoluta vaticana dimostri di non essere troppo interessata all’evoluzione della coscienza umana, bensì di espandere sempre più la propria autorità.

Ora il Vaticano, per la prima volta nella sua storia, ha un papa nero (gesuita), dal viso simpatico, dai modi affabili, che ha studiato filosofia, teologia, psicologia e lettere.
Tutto ciò è molto accattivante. Per giunta, per la prima volta, un papa proviene dal continente americano e, sempre per la prima volta, assume un nome di un santo meraviglioso, straordinario: Francesco.

Vediamo ora di grattare un pochino sotto la vernice delle cose, per vedere cosa c’è sotto.
[Per osservare le trame di potere – cosa si agita sotto la superficie delle cose – sempre caro mi è il testo coriaceo e illuminante Il Codice del Potere (Arthasastra), Wikileaks hindu ante literram, scritto da Kautilya, un genio indiano.]

Ci sarebbe tanto da scrivere, ma mi conterrò anche per motivi di spazio e di tempo.

La compagnia di Gesù (Gesuiti) – dal momento della sua costituzione nel 1534 alla sua soppressione nel 1773 per mano di Clemente XIV alla sua ricostituzione nel 1814 per mano di Pio VII sino agli anni Trenta del secolo scorso – ha visto la sua espulsione da oltre ottanta Paesi a causa di coinvolgimenti in sovversioni, infiltrazioni e intrighi politici e istigazioni all’insurrezione politica.

La storia dei Gesuiti è la storia della brama di potere.

Lucide le parole di Fëdor Dostoevskij:
«I Gesuiti sono semplicemente l’esercito di Roma per la sovranità terrena del mondo nel futuro, con il Pontefice di Roma come imperatore. […] Il loro ideale è quello. […] La semplice brama di potere, di guadagni terreni sporchi, di dominio – qualcosa di simile ad una servitù della gleba universale con essi [i Gesuiti] come padroni – è tutto quel che rappresentano. Forse non credono nemmeno in Dio».

Spietate le parole di Napoleone Bonaparte:
«I Gesuiti sono un’organizzazione militare, non un ordine religioso. Il loro capo è il generale di un esercito, non il semplice abate di un monastero. E lo scopo di questa organizzazione è il potere – potere nel suo esercizio più dispotico – potere assoluto, potere universale, potere di controllare il mondo con la volontà di un solo uomo [il Papa Nero, il Superiore Generale dei Gesuiti]. Il Gesuitismo è il più assoluto dei dispotismi – e nel contempo il più grande ed enorme degli abusi».

Ora – dopo un conclave a pie’ spedito, poiché i giochi erano già fatti dopo che i gesuiti durante il papato di Ratzinger avevano tolto il tappeto da sotto i piedi alle altre correnti, in primis l’Opus dei, attraverso Vatileaks e scandali di ogni sorta che hanno costretto alle “dimissioni” di Benedetto XVI –  viene eletto papa il gesuita Bergoglio, con la “benedizione” di Obama, Van Rompuy (presidente del consiglio europeo), Mario Draghi e altri ancora nelle cui mani è concentrata la finanza internazionale, centinaia di università e centri di ricerca.

Chi è Bergoglio?

Horacio Verbitsky, giornalista argentino e grande esponente del movimento argentino per la difesa dei diritti umani, nell’interessante libro L’isola del silenzio. Il ruolo della Chiesa nella dittatura argentina, documenta con prove serie e attente la collusione, a partire dal 24 marzo 1976, del cardinale Jorge Mario Bergoglio, nuovo papa, arcivescovo di Buenos Aires, presidente dei vescovi argentini (nonché tra i più votati, un anno fa, nel conclave Vaticano che ha scelto il successore di Giovanni Paolo II) con la dittatura argentina che sterminò novemila persone.

Cosa comporterà, in breve, la elezione di un papa nero?

Spazzata via la lotta interna alla curia vaticana delle fazioni rivali, ora dietro lo schermo strategico-manipolatorio del rinnovamento e del ritrovato progressismo della chiesa, di pulizia dalla corruzione, si creeranno grandi illusioni nelle menti dei fedeli cattolici.
Tale schermo strategico-manipolatorio servirà per celare la logica implacabile della “santa alleanza” di un’oligarchia di potere mondialista unitario e di terribile forza verticale e concentrata, tra i ristrutturati poteri “spirituali” che hanno conquistato il Vaticano e l’élite politico-finanziaria internazionale
.

Nel quadro politico italiano, chi era vicino alla vecchia cerchia ciellina, piduista, opusdeista e “compagnia bella” vedrà sfaldarsi le fondamenta del proprio potere.

A Noi, Guerrieri-Eroi della Vita, che non facciamo parte né dell’una né dall’altra cerchia, ma che apparteniamo alla potente onda di espansione della coscienza che mira a liberare parti sempre più crescenti dell’umanità, il compito di rimanere serenamente vigili, di non abboccare all’amo, di continuare a nutrire lo sviluppo di una coscienza libera. Nella consapevolezza – come insegnano gli antichi miti (ma anche i nuovi, Il Signore degli anelli di J.R.R. Tolkien insegna) – che quando il Nero si asserraglia per scatenare la sua potenza di fuoco è perché il Bianco ha cominciato a vincere…

– Originariamente su: https://giocodelleroe.wordpress.com/2013/03/14/habemus-niger-papam/

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