Il Coordinamento 15 ottobre oggi da Trieste. In forza del coraggio di chi vuole ciò che fa perché può ciò che vuole.

Con il megafono, con i piedi ben in terra, Stefano Puzzer è sceso questa mattina in piazza al termine dell’incontro con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali (sic!), il triestino Stefano Patuanelli.

Con «sguardo feroce ed indulgente per non offendere inutilmente», in conferenza stampa, ha fronteggiato le domande formulate con i triti schemi infanganti del peggior mainstream giornalistico.

Quando un uomo che porta la voce delle piazze stesse su ciò che può essere fatto arriva a dover giustificare “di non essersi montato la testa”, si ha triste conferma che, anche nelle situazioni più drammatiche, la meschinità non rinuncia a rivendicare il proprio posto. Un’apparente goffa giustificazione che però denota lo spirito critico nell’evidenziarlo.

Durante l’incontro con il Ministro, è stato ricordato al Governo che si ha a cuore l’economia di un Paese quando si ha a cuore il benessere di tutti i cittadini e che il libero transito da e per il porto triestino attraverso il Varco IV non è stato mai impedito dalle pacifiche manifestazioni. 

Sono state così inviate a chiare lettere le richieste degli italiani di tutte le piazze:

abolizione immediata del green pass;
abolizione immediata dell’obbligo vaccinale per i sanitari;
scuse immediate del Governo per la violenza subita dai manifestanti pacifici negli scorsi giorni.

Il Coordinamento 15 ottobre dimostra di saper resistere alla strategia della tensione, alle frange di infiltrati ed allo sciacallaggio new age. 

In forza del coraggio di chi vuole ciò che fa perché può ciò che vuole.

L’Italia resta con il fiato sospeso fino a martedì 26 ottobre.
Sarà la risposta del Governo all’altezza di queste tre legittime richieste?

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