Pensando per schemi mentali si riesce a illuminare solo una piccolissima fetta della realtà, lasciando tutto il resto in ombra.

Ogni giorno un uomo attraversava la frontiera a dorso del suo mulo carico di una bisaccia traboccante di fieno.
Ogni volta che rincasava non mancava di dire agli ufficiali di dogana: «Io sono un contrabbandiere!»
Così, altrettanto immancabilmente, questi lo controllavano dalla testa ai piedi. Esaminavano accuratamente la bisaccia. E il loro zelo di perquisizione giunse al punto di bruciare il fieno, altre volte di ficcarlo in acqua per vedere se vi fosse nascosto qualcosa. Ma non riuscivano a trovare mai nulla.
Trascorsero diversi anni e l’uomo si arricchì in modo colossale, finché un bel giorno decise di ritirarsi dagli affari e trasferirsi in un altro paese.
Trascorsi molti anni, un giorno s’imbatté in uno dei vecchi doganieri ormai fuori servizio, che tutto incuriosito gli chiese: «Ora che non hai più nulla da temere, puoi finalmente dirmi che diavolo contrabbandavi?»
«Muli», rispose l’uomo.

– tratta da: Gianluca Magi, 101 burle spirituali, Presentazione di Alejandro Jodorowsky, Sperling & Kupfer, 2020: https://amzn.to/32YsdOv

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