È concepito come il successore dei Circoli letterari parigini del XVII secolo, del Cabaret Voltaire dadaista di Zurigo e del programma televisivo bitte, keine réclame curato da Manlio Sgalambro e da Franco Battiato che, in quattro punti cardinali, ospitava filosofia, psicologia, scienza, spiritualità e arti in una singolare sintesi non omologata, transdisciplinare e immaginativa.
L’assenza di barriere e cancelli – materiali e simbolici- si esprime anche nella progettazione di un originale spazio vuoto e mutevole, disegnato attorno a un cubo in acciaio, mente-cuore (心) dell’ambiente interno.