Esplorazione. Nella fortesta della Mente.
“Esplorazione”.
La parola proviene dal latino “exploratio”. A sua volta derivato dal verbo “exploro”.
Il generale significato è: indagare, perlustrare, cercare di scoprire zone e cose sconosciute per conoscerle.
L’antico cacciatore in cerca di selvaggina “emetteva i suoni dei volatili”: “ex-plorare”.
Questa la scaturigine della parola “esplorazione”.
Le cose più sconosciute sono quelle che albergano in noi.
Oggi più che mai. Per disparate ragioni.
Domanda:
ignari dei movimenti interiori come possiamo illuderci di essere lucidi – e non imbambolati – davanti a quelli esteriori?
Le cose interne risuonano con le esterne.
Le cose esterne risuonano con le interne.
Parafrasando il Dhammapada:
chi è animato dall’impulso dell’esplorazione vive,
chi non è animato dall’impulso dell’esplorazione è come già morto.
◼︎ Con questa considerazione dagli ampi riverberi comunico che – dopo il tutto esaurito della data a Incognita del 16 novembre – continuano a giungere richieste d’iscrizione per il Seminario “Il linguaggio dimenticato. Come i sogni orientano e anticipano la vita“.
È stata quindi aperta una lista di “DESIDERATA REPLICA” per domenica 23 novembre a Pesaro: stiamo valutando la possibilità di replicare nuovamente il Seminario per consentire a chi è rimasto escluso di prendere parte a questa battuta di caccia nella foresta della Mente.
Gli interessati alla Replica prendano sollecito contatto con la Segreteria di Incognita: 347.7899647 (Marylène WhatsApp)
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