«La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia la seconda come farsa»
– Karl Marx

«Il Libano, anche se ha una bandiera e istituzioni politiche, non soddisfa la definizione di paese»: così scrive il 23 settembre il ministro per gli Affari della Diaspora israeliano Amichai Chikli sul social X. E aggiunge:
«In assenza di un monopolio sull’esercizio del potere sia interno che esterno, il governo libanese non è un entità sovrana. L’attuale quadro della realtà che ci ha portato ad evacuare decine di migliaia di residenti dalle loro case, ci impone di ricalcolare il percorso relativo alla linea di confine con l’entità che si autodefinisce Stato, il Libano».

Ma non si fermano qui le dichiarazioni del ministro: «In una visione più ampia, sia la Siria che l’Iraq non soddisfano attualmente la definizione di Stato. Le linee di tracciamento di Sykes e Pico, basate sulla distribuzione delle aree d’influenza e delle risorse tra Gran Bretagna e Francia, non sono sopravvissute alla prova del tempo».

Il silenzio delle comunità internazionali a riguardo sembra avere lo stesso peso specifico delle allora parole di consenso di Lord Halifax – ministro degli esteri inglese – sulle rivendicazioni territoriali tedesche del novembre 1937 e la possibilità di rivedere i trattato di Versailles.

Dopo la perpetrata campagna di pulizia etnica tuttora in atto, lo Stato Israeliano sempre più camuffato in vesti imperialistiche e affetto da sindrome di Stoccolma, sembra avere tutte le intenzioni di passare alla fase successiva, quella dell’espansionismo territoriale.



Vale ancora la regola del punire chi aggredisce uno stato sovrano? 

È mai esistita realmente? 

Chi è l’aggressore e chi l’aggredito? 

Quando uno stato è sovrano? 

A quanto pare niente è definito e tutto è interpretabile. 
Come insegna Nietzsche in uno stato di sonno generale ogni cosa che accade si è già ripetuta infinite volte. Il cambiamento avviene trasformando il “così fu” in un “così io volli che fosse”.

Conoscere per difendersi ed evolversi:
◼︎ Gianluca Magi, Goebbels. 11 tattiche di manipolazione oscura, prefazione J.-P. Fitoussi, Piano B.
[Libro prima censurato e poi silenziato dai media nazionali mainstream]

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