Lo sveglio che si bea (o si strugge) sotto i riflettori della ribellione che lo invade.
Cosa hanno in comune il Fondamentalismo islamico, l’ideologia Woke e quella New Age?
Lo sfoggio di trovate coattive tipiche delle sezioni distaccate di uno stesso ufficio di propaganda.
Hanno le stesse modalità del leninismo, ovvero sono rivoluzioni dirette da un’unica forma di pensiero politico: consiste nell’introdurre dall’esterno una coscienza militante nelle masse ritenute altrimenti incapaci di azione d’avanguardia.
Una volontà astratta che lotta per annichilire in un ammasso informe e caotico ogni impulso vitale.
Il Fondamentalismo islamico non è difesa di modelli tradizionali ma avanguardia leninista per la distruzione delle differenze. L’ideologia Woke non è mossa da sete di giustizia sociale, ma militanza leninista indiscriminatamente violenta.
La dipsomania della New Age non è sete di libertà dall’ideologia religiosa dogmatica, ma avanguardia del caos; leninismo del dogma dell’essere sveglio che recita: «Io non sono un io. Io non ci sono e tu devi essere un nulla!”.
Su cosa fanno leva le linee programmatiche per imporre il maledire di una realtà così distorta?
In primis sul fatto che ciò che un’avanguardia rivoluzionaria combatte è ciò che invece rafforza. Poi sul fatto che in una società fortemente psicopatologica si sostiene con vigore l’idolatria delle personalità che ostentano le caratteristiche idealizzate.
Con la disposizione d’animo di un antropologo su Marte, il neurologo e psichiatra Oliver Sacks (Londra 1933- New York 2015) in un suo celebre libro pubblicato da Adelphi nel 1995 ci raccontò, tra le altre, la storia di Greg. Il titolo del libro è, appunto, Un antropologo su Marte. Proviamo qui a delineare alcuni tratti di quella storia, utili all’approfondimento del fenomeno dell’idolatria contemporanea.
Un giovane contestatore della Summer of Love (1967) trovò modo di esprimere la sua ribellione nell’ideale cristallizzato della vita comunitaria di un tempio Bhaktivedanta a Brooklyn. Quando suo padre lo incontrò – dopo ben 4 anni dall’ultima volta -, descrisse con orrore la trasformazione di Greg: «Era diventato grasso e calvo; aveva stampato sul volto un perenne sorriso ebete; borbottava commenti idioti; mostrava poche emozioni profonde, era svuotato e senza più niente dentro; ed era completamente cieco». La trasformazione di Greg fu invece vissuta dalla comunità del tempio come un’ascensione alla santità. La perdita della vista fu interpretata come espressione della prevalenza della visione interiore su quella esteriore, ecc… Ma persino per loro iniziò ad essere imbarazzante per quanto oltre si spinse. Ricoverato in ospedale per i controlli, riscontrarono un enorme tumore in posizione mediana che progressivamente distrusse l’ipofisi, il chiasma e i tratti ottici e si estese via via in tutte le direzioni. Il danno che causò a Greg consistette in un disturbo dell’identità molto più profondo della cecità, del disorientamento o dell’amnesia: fu spodestato da un sostituto privo del suo spirito. Un sostituto caratterizzato da joking diseases: il ritegno, la prudenza, l’inibizione, vennero in parte distrutti. I pazienti con tali sindromi tendono infatti a reagire in modo incontenibile a qualunque cosa accada intorno o dentro di loro.
L’idolo contemporaneo è lo sveglio che si bea sotto i riflettori della stessa ribellione che lo invade?
È lo sveglio che si fa martire della causa?
È lo sveglio inghiottito dal caos che si disinibisce senza ritegno?
Ridotto a massa militante, l’uomo dimentica le fiabe in cui si narra di draghi alle porte dei luoghi in cui si trova il tesoro più prezioso. Ben nascosto. Il tesoro che, portato alla luce come dagli eroi delle fiabe, può essere davvero rivoluzionario.
Conoscere per difendersi ed evolversi:
◼︎ Gianluca Magi, Goebbels. 11 tattiche di manipolazione oscura, prefazione J.-P. Fitoussi, Piano B.
[Libro prima censurato e poi silenziato dai media nazionali mainstream]
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