Joseph P. Overton elabora una complessa strategia di comunicazione per l’introduzione e la successiva legalizzazione di qualsiasi idea o fatto sociale.

Ricercatore di politiche liberiste e vice presidente del centro studi statuitene Mackinac Center for Public Policy, Joseph P. Overton ha promosso e studiato i principi del libero mercato per oltre dieci anni, viaggiando in Europa, Asia, Africa e Sud America. Negli anni ’90 progetta un opuscolo per spiegare il fenomeno dei “think tank” (o policy institute, è un istituto di ricerca che svolge attività di ricerca e di advocacy su temi quali politica sociale, strategia politica, economia, esercito, tecnologia e cultura. Per la maggior parte organizzazioni non governative, altre sono agenzie semi-autonome all’interno del governo, o associate a partiti politici, imprese o forze armate), nel quale illustra la gamma di politiche accettabili per il mainstream in un determinato periodo. Tale idea diviene poi nota come Finestre di Overton.
Nel 1998 è insignito del Premio Roe dalla State Policy Network (SPN).
Muore nel 2003, all’età di 43 anni, in un incidente con un ultraleggero.
Poco dopo gli è conferito postumo uno speciale riconoscimento dallo State Policy Network per la creazione delle sue Finestre.

Le Finestre di Overton
Si tratta della elaborazione di uno spazio concettuale graduato in sei fasi per descrivere e orientare lo spostamento dell’atteggiamento dell’opinione pubblica rispetto ad una qualsiasi idea. Ingegneria sociale perfettamente pianificata ed efficace per conseguire l’obiettivo desiderato, grazie al suo uso sequenziale, sistematico e coerente.
Basandosi sul fatto che ogni idea o fatto sociale concepibile ricada su un intervallo di possibilità che lo renda più o meno accettabile, senza passare da estremismi o radicalismi, è necessario percorrere gradualmente gli stadi che le Finestre di Overton ben illustrano. Coi tempi ed i meccanicismi di comunicazione corretti, da utilizzarsi per costituire campagne al fine di introdurre idee o fatti sociali non ancora accettati da una specifica società.
Tutto sta nel comprendere in quale finestra si trovi una determinata idea, per trasferirla progressivamente alle successive.

I sei stadi sono:
Impensabile (Unthinkable), vietato;
Radicale (Radical), vietato ma con eccezioni;
Accettabile (Acceptable), non in totale dissonanza cognitiva col pensiero della popolazione;
Ragionevole (Sensible), razionalmente difendibile;
Diffusa (Popular), socialmente accettabile da larga parte della società e col forte sostegno dei media;
Legalizzata (Policy), l’idea è introdotta a pieno titolo con un atto legislativo;

Dopo la morte di Overton, il suo collega Joseph Lehman sviluppa ulteriormente l’idea.
Secondo Lehman, il concetto è solo una descrizione del funzionamento delle idee, non il sostegno di proposte politiche estreme.

In un’intervista al New York Times dichiara:
“Spiega solo come le idee entrano ed escono di moda, nello stesso modo in cui la gravità spiega perché qualcosa cade a terra. Posso usare la gravità per farvi cadere un’incudine sulla testa, ma sarebbe sbagliato. Potrei anche usare la gravità per lanciarvi un salvagente; sarebbe una buona cosa”

La tragica morte di Overton ci priva di un suo commento diretto, specie rispetto gli anni successivi alla elaborazione del suo pensiero.
Celebre su internet il video del regista russo Nikita Mihalkov, fino a qualche tempo fa facilmente reperibile in inglese, che racconta tutte le fasi di Overton applicate al tabù del cannibalismo, dal totale rifiuto sino alla sua inevitabile accettazione, legittimazione e legalizzazione col nome di “antropofilia”.
Per approfondire l’argomento si consiglia il libro di Gianluca Magi Goebbels. 11 tattiche di manipolazione oscura, con prefazione J.-P. Fitoussi.

Col gioco, col pensiero o col sentimento può essere divertente, o terrificante, osservare le Finestre spalancate da Joseph P. Overton.
[Originariamente pubblicato in Bassanonet]

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