La richiesta d’indizione referendaria, che deve raggiungere almeno 500.000 firme, è ideata e voluta dalla Società Cooperativa di Mutuo Soccorso “Generazioni Future”, di cui il prof. Ugo Mattei è membro. Il termine di presentazione delle firme è il 22 luglio. 

Il fatto è chiaro: la maggioranza del popolo italiano ormai da mesi si è espresso contrario all’invio di armi in Ucraina. 
È talmente lampante che anche i più “blasonati” organi di stampa, da tempo totalmente genuflessi al potere atlantista, sono stati costretti ad ammetterlo. Per il sondaggio Ipsos Global Advisor tale volontà supererebbe il 70% della popolazione.
Ma il parere dei cittadini non ha minimamente impensierito governo ed enti istituzionali che di contro hanno deciso di aumentare le spese alla difesa. 
Risulta superfluo evidenziare la gravità della situazione se si ricorda che sovranità popolare e ripudio alla guerra sono capisaldi della nostra Costituzione

All’art. 75 della stessa però è sottoscritta la possibilità di indire un referendum popolare, che nasce come strumento impugnabile dal popolo sovrano per riprendersi la parola nel momento in cui venga tradito dai suoi rappresentanti.
Per quanto per alcuni possa sembrare inutile, in realtà è il miglior strumento legale che i cittadini hanno per sfidare il potere quando avviene una netta divisione fra la volontà popolare e quella di chi ne fa le veci. Ma soprattutto, come ricorda il professore e giurista Ugo Mattei, in questo caso è un ottima arma per cercare di ripoliticizzare il diritto, completamente depotenziato a partire dagli anni ’90.

La richiesta d’indizione referendaria, che deve raggiungere almeno 500.000 firme, è ideata e voluta dalla Società Cooperativa di Mutuo Soccorso “Generazioni Future”, di cui il professor Mattei è membro.
Oltre ai due quesiti bellici, il primo inerente all’invio di armi e il secondo sulla deroga alla normativa sull’invio con dcm, è presente anche un terzo quesito sul conflitto di interessi nella sanità
Se di primo acchito questo punto può sembrare slegato dai precedenti, è semplice intravedere un filo di continuità che avvicina la gestione sanitaria (oscenamente condotta durante la psicopandemia) alla gestione bellica.

Nel Documento di Programmazione Economica, documento ufficiale di gestione della politica economica italiana, così come si evince la volontà di investire 14 miliardi di euro (12 nel 2023 + 2 nel 2024) per le spese militari, risuona la decisione di infliggere ulteriori tagli alla sanità per 4 miliardi di euro ( 2 nel 2023 + 2 nel 2024).
Inoltre, allo stato attuale, la modalità di spesa destinata alla spesa pubblica non viene decisa dalle istituzioni politiche ma da società private. In soldoni, sono gli stessi beneficiari dei fondi che decidono quali siano le priorità di spesa.
Questo conflitto di interesse si protrae nel nostro sistema dal 1992  quando si decise di trasformare il modello strutturale dell’unione sanitaria in azienda. In pratica un organo la cui virtù consistesse non più nella salvaguardia della salute del paziente, ma nel risparmio per far tornare i conti. 
La piena propaganda liberale, alimentò inoltre l’illusione che privato e pubblico potessero essere portatori degli stessi fini, favoleggiando sull’idea che interessi pubblici potessero essere svolti nella stessa maniera da enti privati. Niente di più falso.

Ampia descrizione dei tre argomenti è disponibile all’interno del portale online www.generazionifuture.org, nel quale è possibile firmare seduta stante i quesiti, oppure trovare il banco di raccolta firme nella propria città consultando una mappa dedicata. Il terzo metodo di sottoscrizione è richiedere l’apposito modulo direttamente nel comune di residenza, con l’unica difficoltà di dribblare le possibili scorrettezze messe in scena dalle amministrazioni comunali diffidenti. 
Il termine di presentazione delle firme è il 22 luglio
Per saperne di più, consiglio la visione dell’intervista del giornalista indipendente Matteo Gracis al professor Ugo Mattei (link sotto). 

Fonti:
www.generazionifuture.org
Intervista di Matteo Gracis al prof. Ugo Mattei
Documento di Economia e Finanza 2023
Sondaggio Ipsos

◼︎ Conoscere è difendersi. Leggi e invita a leggere:
Gianluca Magi, Goebbels. 11 tattiche di manipolazione oscura, prefazione J.-P. Fitoussi, Piano B, 2021.
[Libro censurato da maggio a dicembre 2020]

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