A mio figlio Cristoforo, da bambino, dicevo: «Sei libero nelle tue azioni, ma non dalle conseguenze delle tue azioni». Era il mio modo per trasmettergli il “principio di responsabilità”, sottile e grossolano. Anche in senso karmico.

Può sembrare un principio scontato. Ma non lo è. E in particolare oggi, sommersi da idee strampalate e scemenze di ogni sorta, che s’incuneano nel pensiero, nei sentimenti, nelle azioni e nelle parole. Ottenebrandoli.
La riflessione indiana si è ramificata da questo ineluttabile principio di responsabilità. In modo da poter pensare, agire, sentire e parlare svincolati dalle costrizioni indotte o autoindotte.
Cercheremo di produrre e fissare un insieme di presupposti favorevoli a ciò nel Seminario del 25 febbraio a Incognita (Pesaro). Per il quale, la metà dei posti disponibili è già stata occupata.
A buon intenditor…

◼︎ Segreteria di Incognita: 340.3820327 (Jessica) – 347.7899647 (Marylène)
◼︎ Programma del Seminario del 25 febbraio “A che cosa (ci) serve la filosofia indiana oggi, nell’era del Caos”

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