Cruciale per la diagnosi della realtà e per la conseguente retta azione all’interno della realtà non è sapere se una cosa succederà, ma se è bene disporsi a fare qualcosa per farla succedere o meno.
Persino all’occhio più prevenuto, è chiaro che questo libro rappresenta una sola, lunga esortazione a esaminare con cura il proprio carattere, il proprio comportamento e le proprie motivazioni.
– Carl Gustav Jung, prefazione al Libro dei Mutamenti
Una stretta porta riconduce avvenimenti innumerevoli ad un numero contenuto di eventi. Eventi che l’essere umano incontra quasi necessariamente nel corso della sua breve esistenza.
Questa porta è il Libro dei Mutamenti di cui i 64 Enigmi è l’attualizzazione in versione 2.0 per i cittadini del XXI secolo.
Un repertorio totale di 64 esagrammi, figure composte da sei tratti: linea intera, yang; linea spezzata, yin. Ma tali 64 figure possono ricombinarsi tra loro in infiniti modi, quante sono le stelle del firmamento e la varietà sconfinata delle espressioni della vita.
Una totalità che racchiude l’universo di combinazioni che danno forma alla conoscenza interiore, inconscia, che coincide con lo stato in cui si trova di volta in volta la coscienza del consultante che vuole agire nel mondo.
Un’idea non solo cinese, ma anche indiana. OṂ ॐ: un punto concentrato nel quale tutto è raccolto.
Una tastiera infinita con cui suonare partiture dello spirito che sviluppano facoltà preziose. Un addestramento eccellente per immaginare nel modo giusto, cioè riunire, finché si può, le condizioni della congettura fortunata: giusta scelta di tempi e luoghi, per fare la cosa giusta al momento giusto e nel posto giusto, e orientarsi nella giusta direzione.
La divinazione non è sapere se una cosa succederà, ma se è bene disporsi a fare qualcosa per farla succedere o meno.
◼︎ Tratto da: Gianluca Magi, 64 Enigmi. Cavalcare i Mutamenti, Lindau 2021.
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