Ignorare dov’è il vero piacere
Un sovrano decise di intraprendere una grande marcia di conquista per trasformare il suo regno in un impero.
Il suo saggio consigliere, volendo fargli toccare con mano la vanità delle sue ambizioni, gli chiese: «Ebbene, sire, a quale scopo iniziate questa grande impresa?».
«Per rendermi padrone dei territori dei regni confinanti!».
«E poi?».
«Passerò ai regni confinanti delle terre conquistate!».
«E poi?».
«Andrò a soggiogare tutti i confinanti dei confinanti annessi!».
«E poi?».
«Quando avrò sottoposto il mondo alla mia soggezione, mi riposerò con mio comodo e vivrò felice e contento».
A questa conclusione, il consigliere esclamò: «Ah! Per Dio, sire, ditemi perché non state tranquillo fin d’ora, se è appunto questo lo stato che voi volete? Per quale motivo, già che ci siete, non vi sistemate in queste condizioni alle quali dite di aspirare, risparmiandovi tanta fatica e tanti imprevisti?».
❖ tratto da: Gianluca Magi, Il dito e la luna. 101 storie sufi, Lindau, Torino 2022, p. 19.
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