Scaricare costantemente sull’avversario i propri errori, difetti e responsabilità. Rispondere all’attacco con l’attacco. Surrogarsi all’avversario nelle sue vittorie. Se non è possibile negare le cattive notizie, se ne inventino di nuove per distrarre e incolpare qualcun altro.

Se non si possono negare le cattive notizie, si “silenzia” o si minimizza (come indica il Principio tattico IX).
Se non è possibile silenziare o minimizzare, si scredita.
Se non è possibile screditare, s’inventano notizie per distrarre.
Questa è la rete di tranelli che ordisce il Principio tattico VII: ampiamente utilizzato nella comunicazione politica, fornisce una versione aggiustata, parziale, arbitraria o distorta di un evento, per orientare i media e controllare l’opinione pubblica a loro insaputa.
Tra i fatti e la loro rappresentazione c’è divergenza. È possibile accentuare tale scarto semplificando, ignorando certi aspetti e rafforzando e drammatizzando la rappresentazione semplicistica e stereotipata della realtà, oppure focalizzando l’attenzione su un unico punto che conferma la propria posizione. Creare e coltivare artificialmente “pseudo-eventi” pianificati a tavolino per togliersi d’impaccio, per distrarre o orientare l’attenzione dei media o del pubblico o promuovere nuovi valori sociali.

Chi trova i confronti col presente?

◼︎ tratto da: Gianluca Magi, Goebbels. 11 tattiche di manipolazione oscura, prefazione J.-P. Fitoussi, Piano B, p. 139 e segg.
[Libro prima censurato e poi silenziato dai media nazionali mainstream]

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