Domenica 12 giugno a Incognita (Pesaro):
GIORGIO BIANCHI
L’arma della propaganda.
La manipolazione mediatica al tempo dell’informazione globalizzata.
In dialogo con Gianluca Magi e con i partecipanti.
Durante l’incontro in presenza sarà proiettato materiale inedito prodotto da Giorgio Bianchi.
Le guerre ibride si differenziano rispetto alle guerre del XX secolo per la pervasività dell’utilizzo delle nuove tecnologie, in particolare quelle di comunicazione.
I media e il singolo reporter, infatti, assumono sempre più spesso un ruolo determinante nei conflitti che fanno da contrappunto alla lunga transizione geopolitica dal sistema unipolare a guida statunitense a quello multipolare.
Talvolta la narrazione “mainstream” degli eventi e degli avvenimenti decisivi per lo sviluppo delle fasi delle guerre degli ultimi tre decenni ha costituito una vera propria arma al servizio di una delle parti in causa. Ciò è particolarmente vero per quanto riguarda i due conflitti di cui Giorgio Bianchi si è occupato negli ultimi anni, ovvero la guerra civile in Ucraina e il conflitto in Siria.
Durante l’incontro – h. 14.30 – 18.30 – si cercherà di analizzare come la maggior parte dei media siano riconducibili ad un ristrettissimo numero di soggetti e analizzeremo come il ruolo dei mezzi di informazione sia centrale nel condizionamento dei decisori politici e nell’orientamento dell’opinione pubblica, al fine di perpetuare nel tempo il controllo sulle masse in quella che può essere definita l’era della post-verità. Infatti è proprio grazie alle narrazioni certificate dai media e super-diffuse attraverso i social network, che molti popoli si trovano sempre più spesso a vivere in un perenne stato di eccezione che induce i cittadini a cedere sempre maggiori porzioni di garanzie costituzionali, in cambio di un astratto concetto di sicurezza che si presume possa essere garantito solo da provvedimenti con una marcata impronta autoritaria.
L’incontro si propone di mostrare come le “cupole oligarchiche” e i complessi militari, industriali e politici si siano impossessati del monopolio dei mezzi di comunicazione per costruire un’immagine del mondo che giustifichi la progressiva reimpostazione delle società secondo il nuovo paradigma del capitalismo della sorveglianza.
Giorgio Bianchi, fotoreporter, documentarista pluripremiato e scrittore italiano, ha realizzato reportage in Europa, Siria, Ucraina, Burkina Faso, Vietnam, Myanmar, Nepal, India.
Nella sua fotografia Giorgio Bianchi ha sempre posto particolare attenzione alle tematiche di carattere politico e antropologico, alternando i progetti personali a lungo termine ai lavori su commissione.
Dal 2014 ha compiuto diversi viaggi in Ucraina per documentarne attraverso immagini e video la crisi, a partire dagli scontri di Euromaidan fino all’odierno conflitto.
Dal 2016 ha iniziato ad occuparsi del conflitto siriano.
Tra i suoi libri, il recente “Governare con il terrore” (Meltemi) tratta il tema della manipolazione mediatica al tempo dell’informazione globalizzata.
N.B.: i posti disponibili per l’incontro a Pesaro di domenica 12 giugno sono limitati.
❖ Segreteria di Incognita:
340.3820327 (Jessica) – 347.7899647 (Marylène)