Appartenente al regno dei Parassitoidi Cleptocrati, specie Vile affarista (Vilis negotiator Cossiga F. 2008), il Draguana nella sua esistenza precedente era dotato di neri baffetti.
Appartenente al regno dei Parassitoidi Cleptocrati, specie Vile affarista (Vilis negotiator Cossiga F. 2008), il Draguana ha il corpo compresso sui lati, coda lunga, una tasca cutanea pendente sotto la gola e una cresta dorsale aculeata; colore verde vivo sul dorso, giallo sul ventre e bulbi oculari protrusi da possibile ipertiroidismo.
Cuore: non pervenuto.
Insomma: non è un rettile squamato o un demone anche se potrebbe sembrarlo, nemmeno un alieno o un tavolino, anche se con le sue doti manipolatorie potrebbe convincere gli sprovveduti di esserlo.
Nonostante raggiunga grandi dimensioni, comunemente viene allevato in cattività, in forno ad alte temperature, in atmosfere preferibilmente sulfuree, apatiche e antisociali. Stesse atmosfere in cui vorrebbe far vivere anche a tutti noi umani.
Unico della sua specie, mantiene costante la dimensione e l’aspetto del suo volto dalla nascita alla morte. È un essere che riappare spontaneamente estroflettendosi direttamente dalla lava vulcanica ogni 58 anni circa.
Nella sua esistenza precedente era dotato di neri baffetti.
Il termine greco “drakon” (δράκων) per estensione poetica significa “essere vivo”, ma di poetico in questo essere non vi è nulla. Non emana, infatti, neppure particolari odori, si aggira nell’oscurità, divora luce, si nutre di vita umana, secerne zizzania e confusione. Un vero parassita.
Quasi 10,72 milioni di persone fra quelle rimaste in vita, ovvero l’intero popolo greco, conferma senza indugio la sua essenza tirannica e pianificatrice nel distruggere e affamare.
Il paradosso del rettile sul suolo italico vede la presenza di suoi – pochi – ciechi adoratori, affamati di ordini, odio sadico, finte emergenze e distruzioni anali governative.
Per estrarre il suo nutrimento-vita dagli esseri umani sfrutta infatti la stupidità e la paura sino a fare autodistruggere per apoptosi i pochi neuroni rimasti nel cervello nell’area di Wernicke degli ancora-illusi, provocandogli l’aumento delle difficoltà già pre-esistenti nella comprensione ed utilizzo del linguaggio e facendo leva sulla loro inscalfibile fame di schiavitù.
Vive nel regno Finanza Speculativa, particolare tipo di habitat artificiale dal quale può prosciugare le risorse degli stati europei con basse difese immunitarie.
Riceve la collaborazione di gruppi di altre specie soggiogandoli sulla scia dei predatori più grandi di lui.
Coprofilo a giorni alterni, si cosparge le squame di sterco per ricordarsi l’infanzia.
Sadismo e necrofilia sono le componenti principali della sessualità del Draguana: l’alto godimento mentale nel provocare sofferenza agli esseri umani lo porta a grandi erezioni e a non ricercare affatto l’orgasmo.
«A me piace in testa» – dice durante il G20 di Genova – esibendosi ai giornalisti governativi, piccole bestie subdole che si nutrono dello suo sterco, avide, egoiste, sadiche e bugiarde, appagate al cospetto del godimento dell’essere squamato.
Il Draguana, che dunque non compie rituali per l’accoppiamento, predilige riti di controllo della specie umana che prevedono punizioni per responsabilità inventate pretestuosamente.
Sadismo, necrofilia e zooerastia sono le caratteristiche principali della sua sessualità.
Esemplari di questo regno sono rari a causa della compensazione dell’Universo del lato oscuro della Forza. Ma ne basta anche solo uno ogni secolo per generare sufficiente distruzione, povertà, morte, inganni, disagi di ogni sorta per decenni, in milioni di persone.
L’inspiegabile sua permanenza sul pianeta, nonostante le milioni di maledizioni inviategli quotidianamente da decenni da tutta l’Europa, viene compensata da chi tiene stretta a sé la propria vita. Affamandolo. O lui l’affamerà.
– Per smascherare e sconfiggere la Trinità del Potere – il Male, la Stupidità e la Menzogna – leggi e invita a leggere:
◼︎ Gianluca Magi, Goebbels. 11 tattiche di manipolazione oscura, prefazione J.-P. Fitoussi, Piano B, 2021.
[Libro censurato da maggio a dicembre 2020]
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