L’inconfutabile efficacia di suggestione sull’inconscio degli spot pubblicitari.

C’erano una volta i Ringo Boys che battevano il cinque a fine partita e tutto sembrava perfetto. 
Oggi invece no. Ricordandolo, scatta la domanda politicamente corretta: «Perché il goal lo fa sempre quello bianco? Non possiamo far segnare anche il nero?».
Ma dai, non esageriamo! Già l’abbiamo messo in porta, non basta? E poi sotto sotto si sa che il bianco è sempre meglio del nero, più luminoso, più pulito.
Pensa se i colori fossero tre…

Erano gli anni 90, s’iniziava a dubitare che lo zucchero bianco facesse bene al cervello, ma la globalizzazione non aveva ancora messo radici.
Ma da un paio di decenni ha attecchito divinamente e l’effetto più lampante è stata l’esplosione dell’impero cinese. Il terzo colore.

Nel 2021, il gruppo “Calzedonia” riesce laddove “Pavesi” ha frantumato i suoi biscotti: oltrepassare il muro bicromatico e raggiungere quell’identità non binaria che troverebbe d’accordo la sedicente pansessuale Demi Lovato.

Per Natural Cotton il brand “Intimissimi” sforna una pubblicità che più politicamente corretta non si può: tre splendide modelle, di tre colori diversi e forme differenti. Se le proporzioni nel contesto possono risultare opportune, visti gli articoli in diverse taglie, si potrebbe sempre obiettare sul colore della modella prescelta per la strong-size.
Ma lasciamo in pace, almeno questa volta, il marchio del “povero” Veronesi che già nel 2017 ha dovuto combattere la frustrazione dell’unione femminista mantovana “Non una di meno” per lo spot di un reggiseno indossato dalla stratosferica modella russa Irina Shayk, rea di aver svolto magnificamente il compito di esaltare il prodotto e sedurre il consumatore finale, ma allo stesso tempo di alimentare gli stereotipi sul corpo femminile. 

Il Politically Correct è sempre più tra noi!
Per insinuarsi ben benino nei meandri più reconditi dell’inconscio umano, ha usufruito del maggior dispositivo propagandistico di condizionamento sociale dell’età contemporanea (e qui Joseph Goebbels ha fatto scuola).
Per tutto il 2020 sono state prodotte diverse etichette da apporre sulle bottiglie contenenti dubbi sulla veridicità della propaganda Covid, tutt’ora in corso. La campagna contro i famigerati complottisti, equiparati ai terrapiattisti, viene rappresentata in ben due pubblicità per la “cospirazione golosa e leggera dei Buondì Motta”.

La propaganda strizza l’occhio anche al popolo neo-femminista che, dopo aver scaldato l’ugola dando voce agli assorbenti “Nuvenia Viva la Vulva”, si galvanizza con il video promo “Draw me a penis” nato per il lancio della app Clit-me.
L’applicazione (solo mobile per chi fosse interessatə), serve a spiegare cos’è, com’è fatto e come funziona il/la clitoride, con lo scopo di promuovere una parità di cui si parla pochissimo: il piacere sessuale.

Per non tralasciare la cruenta battaglia alla predominanza dell’utilizzo dei termini maschili nel linguaggio comune, ricordiamo come per la serie televisiva “Pose”, che racconta il mondo dei transessuali afroamericani degli anni ’80, il canale Fox abbia deciso di utilizzare per i sottotitoli la lettera “e” al posto della “a” o della “o”, scegliendo la neutralità come forma di rispetto verso tutti i generi.

Ma un posto sul gradino più alto del podio spetta certamente alla “dolcezza senza zucchero di Dietorelle” che grazie al suo gusto unico riesce a ristabilire la parità di genere nel mondo.
Come? Con un mix di tre scene in due rèclame: il furtivo bacio di due adolescenti di sesso opposto, il bacio appassionato di due donne adulte e il ménage a trois di un virile maschio con una donna bianca ed una donna nera. Primo posto comunque criticabile per la grave assenza del bacio fra due uomini: forse troppo scontato e offensivo per la comunità omosessuale?

L’efficacia e il livello di suggestione sull’inconscio di questi mezzi propagandistici è inconfutabile. Se usati differentemente potrebbero forse avere anche effetti positivi. 
Ma considerato il grado di deterioramento cognitivo ormai raggiunto dal fruitore finale, pensare ad uno spot che vede Gesù e Maometto seduti a un tavolo a chiacchierare e condividere una pizza, potrebbe aiutare a lenire l’astio fra i fedeli dei due o servirebbe solo al “Politically Correct Religion” per aprire una diatriba su chi sarà a pagare il conto?

Fonti:
• Gianluca Magi, Goebbels. 11 tattiche di manipolazione oscura, prefazione J.-P. Fitoussi, Piano B, 2021: https://amzn.to/3umkWUn
• Gianluca Magi, 36 stratagemmi. L’arte segreta della strategia cinese, presentazione di Franco Battiato, BUR, 2019: https://amzn.to/3gcBJVS
– Ilas Mag: https://bit.ly/3yNH5hr
– Atribune: https://bit.ly/34uMo7L
– Spot “Lo zucchero è pieno di vita”: https://bit.ly/2SIaxVA 
– Spot Intimissimi: https://bit.ly/3uBcGj6
– Spot Buondì Motta: https://bit.ly/3uGeEi5
– Spot Nuvenia: https://bit.ly/3p3ZfqZ
– Spot Dietorelle: https://bit.ly/3c3IiHI

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