Oggi esce “Nada Brahma” dell’amico polistrumentista Antonio Donadeo. Musica come possibilità di un “terzo orecchio”. Queste le mie liner notes all’interno della copertina dell’album.
La Māṇḍūkya Upaniṣad afferma: «Tutto l’universo è il suono Oṁ».
Gli occhi puoi chiuderli. Le orecchie restano sempre aperte.
L’occhio conduce l’uomo nel mondo. L’orecchio conduce il mondo nell’uomo.
Il suono è la madre dell’universo.
L’udito, sin dalla nostra vita intrauterina, è il primo senso a svilupparsi. «Il suono è l’origine di tutte le manifestazioni. Chi conosce i misteri del suono, conosce i misteri dell’intero universo», afferma il mistico indiano Hazrat Inayat Khan.
L’occhio, rispetto all’orecchio, ha una capacità percettiva inferiore: la gamma di suoni che l’orecchio può sentire è assai più ampia della gamma di lunghezze d’onda che l’occhio può vedere.
Questo ed altro accompagnarono le conversazioni con l’amico polistrumentista Antonio Donadeo a seguito de “Il Richiamo”, suo disco d’esordio del 2017.
Ora salutiamo la nascita del suo nuovo lavoro: “Nada Brahma”: L’universo è suono, vibrazione.
Un lavoro scritto oggettivamente in uno stato di forte presenza/assenza. Nessuna nota casuale.
I titoli dei brani indicano la forte sensazione di interconnessione con Tutto. E, al contempo, di essere nello spazio necessario per l’ascolto del suono primordiale: Nada Brahma. Il Suono che va cercato annullando i sensi e i suoni stessi.
La musica di Antonio Donadeo non è inconsapevole, ma musica senza tempo, dove ciò che vibra fa progredire lo spirito.
Questa è la chiave della sua ricerca. Per sviluppare la possibilità di un ‘terzo orecchio’. La possibilità di un livello superiore di consapevolezza a cui si può accedere.
È un invito a stare appostati. In ascolto totale. Il potere del suono.
– Video “…the dancing Inner Harmony”: https://youtu.be/n8nNUDHFvyE
– Nada Brahma in versione digitale: https://backl.ink/146708778