Un prontuario di saggezza molto popolare in Tibet per chi si sente stretto dal proprio inutile egoismo e vuole percorrere i sentieri che portano ad un Io consapevole. Gianluca Magi lo ha tradotto dal tibetano per la prima volta in italiano. Edito da Piano B.

“La vita è uno stato mentale” secondo l’insegnamento di Phalu il kashmiro è un prontuario di saggezza molto popolare in Tibet.

Probabilmente appartenente alla comunità islamica fiorita in Tibet, Phalu il kashmiro, fonde il buon senso e l’astuzia dei testi della civiltà islamica persiana con la tradizione orale tibetana.  Dalla sintesi culturale di musulmani e buddhisti del Tibet derivano massime sulla contentezza e accettazione del destino, sulla gratitudine, sulla natura umana, sulla moderazione. Piano B, casa editrice sempre attenta a quel pensiero che migliora l’oggi e proietta in un futuro potenzialmente migliore, le pubblica in un piccolo importante saggio che nasce da un abbraccio insolito e fruttuoso tra il pensiero dell’Islam sufi e quello del Buddhismo tibetano. Il tutto grazie al lavoro di Gianluca Magi, storico delle idee e delle religioni, filosofo, psicoanalista e orientalista che lo ha tradotto dal tibetano per la prima volta in italiano.

Lo studioso, che con Franco Battiato ha fondato a Pesaro il  laboratorio transdisciplinare “Incognita”, consegna con questo lavoro una preziosa guida che dovrebbe leggere chi si sente stretto dal proprio inutile egoismo e vuole percorrere i sentieri che portano ad un Io consapevole.

“S’apprende che la virtù è non essere impacciati dal trivio di una mente ingombra di avidità, che avere a cuore i propri simili è la reale quintessenza di ogni saggezza” si legge nella sua introduzione di Magi. Phalu sostiene che “…se tutto ciò che si desidera  è in funzione esclusiva al soddisfacimento di se stessi allora non c’è niente di  meglio che darsi ai bagordi di birra e bevande inebrianti di ogni sorta”.  Perchè c’è di più e questo di più si chiama solidarietà umana, che poi è la comprensione di un concetto: ovvero l’universale connessione di tutti gli esseri viventi.

“…l’universo, che è un solo corpo, collabora allo sviluppo della vita interiore e chi si taglia fuori da questo corpo, fa perire la vita in se stesso, si dissecca, si consuma in uno spaventoso languore: egli è degno di compassione…”
 

Nel piccolo prezioso volumetto si trova un florilegio di massime di prudenza e principi di condotta pronti all’uso: consigli per evitare le contese, gli inciampi e le illusioni che la vita normalmente apparecchia, regole e esercizi per temprare lo spirito e rischiarare e estendere la mente.

Rivolgi l’essenza del tuo pensiero al centro di te stesso: lì risiede la perfezione.
Poiché la vita è uno stato mentale, questo sentiero è aperto per quelli dalla mente cosciente e desta, che non si stancano di ripulirla in continuazione.

Dunque un vademecum che raccoglie le lucide riflessioni di un uomo che maturò l’idea che la vita non è altro che uno stato mentale, un incantesimo: il mondo è come un sogno dell’Io individuale che si identifica di volta in volta con i propri ruoli sociali, le proprie e altrui opinioni, l’amor proprio, i desideri e le aspettative che non sono che ombre che occupano la mente e il cuore.

 “Il giovamento delle regole qui esposte è impedire che il sogno della vita si muti in un incubo indigesto. Regole tanto più utili per un’umanità sempre più indurita nella materia, indaffarata, inespressiva e irrequieta”.

Dalla lettura scaturiscono perle dell’immenso tesoro tibetano che insegnano a vincere il proprio Io e regolare il comportamento verso se stessi e gli altri, che invitano a partecipare alla solidarietà umana e all’armonia di tutti gli esseri. Esonerarsi da questo, avverte Magi, dissecca e consuma. La bella notizia è che c’è una via di liberazione dalla tirannia della materia, che è possibile trovare momenti di elevazione in cui si spalancano le porte della pienezza eterna del presente.

Questo mondo è lo specchio dove ci vediamo riflessi l’un l’altro. L’umana esistenza è l’eco che rimbalza dal picco della montagna…
Chi ama si ama ed è amato.
Chi odia si odia ed è odiato.
È così che gira il mondo dell’umana esistenza.


Gianluca Magi è uno degli autori delle voci dell’Enciclopedia filosofica della Fondazione Centro Studi Filosofici di Gallarate, che copre tutto l’ambito del sapere filosofico attuale (Bompiani, 12 volumi). È stato docente all’Università di Urbino di materie legate alle filosofie psicologie e religioni tra Oriente e Occidente.

E’ autore di diversi bestseller, tra cui 36 stratagemmi (BUR), 64 Enigmi (Lindau), Gioco dell’Eroe (Lindau).

Dal 2012 si dedica al Gioco dell’Eroe, un grande progetto di percorso evolutivo transpersonale diffuso in tutto il territorio italiano. È direttore scientifico, con Grazia Marchianò, moglie di Elémire Zolla, di “AC Mind Seminars”.

Da questo prezioso volume si capisce che la vita è dunque uno stato mentale, ovvero la conta dei frutti delle azioni nel mondo evanescente. Quello che faremo nell’altra vita, quella consapevole, va costruito qui, oggi, nella compassione di chi è sopraffatto dal proprio Io.
[Originariamente su: www.giornalesentire.it]

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