Se n’è andato Jean-Paul Fitoussi, l’economista che amava la vita e la gente

Se ne va un altro grande uomo. Un uomo straordinariamente colto, innamorato della vita e di tutte le sue sfaccettature. Sempre pronto a mettersi in discussione, sempre pronto a capire le ragioni di chi non la pensava come lui.
Aveva scritto una bellissima prefazione al libro di Gianluca Magi sulle tattiche di propaganda di Goebbels. Il libro gli era piaciuto tanto, perché conosceva bene quelle strategie di manipolazione che orientano il pensiero delle masse, della gente.
Jean-Paul amava la vita e la gente. Era curioso di conoscere le storie di tutti, era il cuore che batte tra i grafici inanimati dell’economia.
Si emozionava leggendo poesie.
Era speciale.
Davvero.
La notizia della morte di Jean-Paul Fitoussi mi è arrivata come una fucilata in pieno cuore e lo ha fatto in mille pezzi.
L’avevo sentito due giorni fa. Era a Roma e ci siamo dati appuntamento per un caffè.
Voleva vedere la mia nuova casa, i mobili di mio padre appena arrivati da Bari, i gatti nuovi e vecchi.
Abbiamo parlato a lungo al telefono.
Di elezioni francesi, di politica mondiale, di guerra e di pace.
Io lo ascoltavo sempre rapita dalla sua intelligenza, affilata come una lama che sa separare il Bene dal Male.
Jean-Paul era un romanzo d’avventura. Parlare con lui era come sfogliare le pagine di un libro fantastico. A ogni capitolo c’era un colpo di scena, un mistero da svelare.
Stavo preparando le fragole con la panna mentre lo aspettavo. Una telefonata da un numero che non ho in memoria. Era lui, si era fatto dare dalla Rai il mio cellulare e prestare un telefono per chiamarmi.
Non poteva raggiungermi perché aveva perso il suo in un taxi e doveva assolutamente risolvere la cosa.
Ci siamo dati appuntamento a dopo Pasqua.
E’ stata l’ultima volta che l’ho sentito.
Ora mi ritrovo qui, inondata dalla luce ferrea e feroce di questa mattina romana e riesco solo a pensare che non avrò più la possibilità di abbracciarlo.
E tutto questo fa un male cane.
Il mondo ha perso uno spirito straordinario, un uomo libero e incredibilmente sensibile.
Io ho perso uno dei miei più cari e profondi amici.
Buon viaggio, Jean-Paul delle meraviglie.
Sei nel mio cuore e lì resterai fino all’ultimo istante, e anche dopo.
Ti voglio bene.

24 aprile Incognita [Pesaro]: “Fantasmi nella mente individuale e collettiva
Think Tank con Gianluca Magi.
Nell’epoca del Caos in cui il principio di realtà è stato sostituito dal principio di simulazione, conoscere come si creano e si popolano realtà fittizie e contraffatte significa difendere la psiche dal disorientamento e dal caos.Per orientarsi nel labirinto. Conoscere è difendersi.
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