Non dobbiamo più aver paura di esprimere un pensiero che esca dalle linee guida del mainstream. Non siamo soli, non siamo pochi e non siamo indifesi.

In pochi mesi, da uomo di scienza sono stato additato come “complottista” e “no vax”. Mi manca ancora “terrapiattista” e poi finalmente completo l’album delle figurine.
A pensarci bene taluni mi prendevano per matto anche quando urlavo ai quattro venti la necessità di aiutare le persone a sviluppare la loro intelligenza ecologica. Oggi mezzo mondo brucia per autocombustione e si continua ad avvelenare l’aria come se niente fosse…

Ma com’è che si finisce nel mirino di coloro i quali si trovano allineati con certe posizioni?

È molto semplice: basta pensarla in maniera diversa. Il diverso spaventa, perché ti mette a contatto con ciò che non conosci, ti fa scendere nei meandri più intimi dell’animo umano, luogo ameno per molti dove è meglio non andare.

Non è mai stata una questione ideologica la mia, sono sempre stato aperto alle cose della vita e non ho mai pensato che il Covid-19 fosse una “semplice influenza”, come invece veniva descritto inizialmente da chi oggi è il primo a volerci imporre l’inoculazione.
Che brutto termine: “inoculazione”, non trovate?

Ad inizio anno ero possibilista riguardo al vaccino e non avevo grandi pregiudizi a riguardo. Il dubbio è iniziato quasi per caso, quando un mio paziente che vive all’estero mi parlava della terza dose che, secondo l’uomo, sarebbe divenuta la norma anche da noi nonostante il silenzio dei nostri “migliori” romani.
Come un tarlo il dubbio si è insinuato dentro di me: perché tacere se è tutto a posto?
Questa è la stessa domanda che mi ha accompagnato in questi mesi, che attualmente mi tiene lontano dalla puntura e chi mi ha fatto litigare con uno dei miei più cari amici che non leggerà queste righe.

Ne conosco veramente poche di persone che si sono immunizzate perché ci credono veramente all’utilità del loro gesto e a queste persone va tutto il mio rispetto. Come rispetto anche coloro che si sono vaccinati per paura di perdere il lavoro, per tranquillizzare i loro cari o perché volevano andare al mare in Croazia o in Grecia.
Accade però di ritrovarsi nel mirino violento di chi si è vaccinato e pretende che lo facciano anche gli altri, questo però non posso accettarlo.
Succedeva anche nelle riserve indiane alla fine dell’800 che chi si consegnava al nemico yankee pretendeva che si consegnasse anche chi decideva di rimanere libero nelle praterie a cacciare il bisonte. Molte di queste stesse persone diventavano poi gli scout che aiutavano le giubbe blu a stanare chi voleva rimanere libero di vivere la propria vita come aveva sempre fatto.
È una dinamica tutta umana che attraversa i secoli e le culture, è già accaduto dunque accadrà ancora.

La narrazione mediatica è improntata a screditare chi la pensa diversamente, nonostante si tratti di persone di scienza e portino risultati tangibili a sostenere le loro tesi.
Le persone autorevoli non le troverete nei giornali o nei talk show, si darà voce invece agli invasati, a quelli che ti diranno che: “non c’è n’è di coviddi, dov’è il coviddi?” e il dibattito finisce lì con le risatine dei presenti molto preoccupati per la deriva verso la quale bisogna prendere seri provvedimenti.
Per riuscire ad entrare nelle teste di molte persone ed indottrinarle verso un nuovo credo, il messaggio deve essere incessante e rassicurante perché, è sempre bene ribadirlo, si gioca sul campo florido della paura. E chi ha paura è facile da governare, lo è sempre stato.
A questo va aggiunta l’autocensura, ovvero come le persone riescono a silenziare i loro stessi dubbi. Per riuscire a fare ciò debbono tapparsi gli occhi che altrimenti potrebbero incappare in una visione capace di incrinare i loro dogmi mentali.

Grazie all’impegno di molte persone per bene forse però qualcosa sta cambiando.
Dobbiamo rimanere uniti, far sentire la nostra voce e dar voce ai tanti sanitari che stanno in trincea a combattere nonostante il fango che sta piovendo loro addosso.
Ci sono molte azioni legali collettive che sono già partite e altre ancora si stanno creando.
È notizia recente che dall’Europa il vento sta cambiando e dobbiamo essere fiduciosi.
È necessario resistere tutti assieme perché se ci lasciamo sopraffare dalla paura e lasciamo il campo libero, creeremo un precedente molto pericoloso.
Resistiamo!


Lettura consigliata per decifrare quanto sta accadendo:
◼︎ Gianluca Magi, Goebbels. 11 tattiche di manipolazione oscura, prefazione J.-P. Fitoussi, Piano B, 2021.

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◼︎ Pesaro 11 settembre
Giornata dal titolo: “Essere nel mondo, ma non essere del mondo”.
Programma
Nella seconda parte della giornata ci sarà l’anteprima e la consegna ai partecipanti del libro Lo stato intermedio (Piano B, 2021) di Franco Battiato e Gianluca Magi.
N.B.: I posti – molto limitati, a numero chiuso – sono in via d’esaurimento.

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