Tra i commenti di un lettore ad un articolo sul “Corriere della Sera” che riportava i “compiti a casa” per gli italiani del Presidente del Consiglio Mario Draghi, ne abbiamo letto uno che ci ha commosso.

«Le cose per l’economia italiana vanno bene e si spera che vadano anche meglio. Agli italiani dico: perché vadano meglio vaccinatevi e rispettate le regole».
Così riportava il Corriere della Sera le parole del Presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso del saluto informale con la stampa a Palazzo Chigi prima della pausa estiva.

Non sono certo questi “compiti a casa” per le vacanze degli italiani che ci hanno colpito, bensì il commento di un lettore, Massimo G., le cui parole ricche di profonda umanità ci hanno commosso.
Sono queste:

«Bravo Presidente, bravo davvero.
Sa, io oggi nel mio lavoro (un lavoro pubblico il cui stipendio è pagato dai cittadini) ho impedito di entrare a un’ottantenne.
Una signora cortesissima, di un’educazione e dai modi squisiti, con una cultura notevole e soprattutto con una dignità adamantina.
Io le ho chiesto il lasciapassare e lei con un sorriso un po’ triste mi ha risposto che non l’aveva.
Quella signora ha pagato le tasse da molto prima che io nascessi. Ha lottato e costruito questo Paese e ha pagato e paga un pezzo del mio indegno stipendio.
E io l’ho scacciata. Le ho intimato quel “rauss” che a me stesso avevo giurato di non usare mai con nessuno.
Che bella giornata, che onore essere italiano, che appagamento essere guidato e rappresentato da persone della sua risma, Presidente.
Che bella era la signora Dionigia e che brutto ero io…
Bravo Presidente, ottimo lavoro.
Mi avete rubato la dignità e io me la sono fatta rubare.
Ma sapete una cosa?
Finirà. Questa cosa qui finirà. E ognuno avrà da guardarsi allo specchio.
O avete un vaccino anche per la coscienza?»

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