Le perplessità di un ottico-optometrista davanti al Decreto-Legge 1 aprile, n.44.

Durante la colazione di venerdì 2 aprile, apro la pagina Facebook del gruppo ottici-optometristi e scopro la bella novità imposta dal Decreto-Legge del giorno precedente. L’idea iniziale di un pesce d’aprile tardivo, che ha smarrito il senso dell’orientamento, ha lasciato presto posto ad un forte amaro in bocca (nonostante le quotidiane gocce di limone in acqua calda che assumo ogni mattina come siero corroborante).
Il pesce d’aprile, purtroppo, sguazza felice in pieno mare e quello imprigionato dentro l’acquario sono invece io.

Col Decreto-Legge 1 aprile n. 44, viene introdotto «l’obbligo vaccinale per gli esercenti delle professioni sanitarie e degli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socioassistenziali, pubbliche e private, nelle farmacie, parafarmacie e negli studi privati».Nonostante le dovute precauzioni lavorative della mia categoria – che in una ipotetica competizione sportiva contro le cassiere del supermercato vincerebbe “l’Amuchina d’oro” – non mi capacito come l’arte di “preparare e confezionare occhiali” possa essere finita nel pot-pourri di mestieri pronti per essere bolliti in pentola a fuoco lento come la “rana del famoso principio”.

Inoltro quindi alla mia rete di conoscenze la petizione di diffida contro l’obbligo vaccinale, schivando cautamente i possibili auguri di andare al diavolo. La petizione finisce anche fra le mani del signor M (non è quello di “Todo Modo”, è solo l’iniziale del nome). M è l’amico “per la pelle” col quale sin dall’adolescenza ho condiviso scorribande di ogni tipo e che ora si ritrova dietro una cattedra universitaria di un corso di Statistica. Quella strana materia che tramite numeri e percentuali talvolta s’impossessa di chi la studia.Dopo avermi allertato in merito ad un ipotetico movimento sociale denominato “novaxismo” – al quale, a suo avviso, potrei rischiare di appartenere, seppure le mie perplessità vertano nello specifico sul criterio di obbligatorietà adottato – prende avvio la sua inondazione di articoli sulla bontà del vaccino Pfizer: link, pdf in lingua inglese e in italiano per giungere alla fotografia del calcolo matematico da lui stesso elaborato per l’occasione.
Solo la mia richiesta di un “disegnino” riesce a dare un freno alla sua convulsa e improvvisata discettazione.

La vera lezione che ho tratto a mie spese, è quanto, ormai sempre più spesso, le persone convogliate nel flusso di informazioni della narrativa dominante abbiano smarrito la capacità di ascoltare realmente l’interlocutore.

Dopo una rampognata sull’etica della convivenza e la necessità della corretta informazione scientifica, non nascondo che per alcuni secondi mi sono sentito una persona molto brutta, ma proprio brutta brutta. Ma alle sue esplicite parole «fare il vaccino è un atto dovuto nel rispetto del prossimo; purtroppo il senso civico è qualcosa che ancora non è compreso da tutti ma è un obiettivo da conquistare passo a passo», mi è tornato in tragico soccorso, come uno scafandro in un mare di polifosfato organico, il III principio tattico, “Volgarizzazione”, che metteva in pratica quel demonio di Goebbels nella sua propaganda:
«Le opinioni e le argomentazioni si combattono e abbattono con provocazioni orientate direttamente alla sfera del sentimento».

Questo, certo involontariamente, era l’intento di M: farmi lo sgambetto con una scarpa a forma di cuore.Le sue conclusive parole: «Firma pure quel cavolo di petizioni che ti pare, ti voglio bene lo stesso».
Certo che firmo, caro M, perché non è sul bene che mi vuoi che nutro seri dubbi, ma sull’impossibilità di poter decidere, in libertà di coscienza e autonomia di pensiero, quel qualsivoglia ortaggio preferisco.

Riferimenti:
• Gianluca Magi, Goebbels. 11 Tattiche della manipolazione oscura, Prefazione di J.-P. Fitoussi, Piano B, 2021: https://amzn.to/3umkWUn
• Martina Patone, “Cos’è l’efficacia di un vaccino?”, Corriere della Sera, 30/12/2020.
• Fernando P. Polack, et. al., “Safety and Efficace of the BNT162b2 mRNA Covid-19 Vaccine”, The New England Journal of Medicine, (383), 31 dicembre 2020, pp. 2603-2615.

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